Meloni: “Ecr è il punto di riferimento del centrodestra europeo. Il Ppe va al traino delle sinistre”

24 Giu 2021 17:57 - di Adriana De Conto
Meloni Bruxelles Ecr

Si è conclusa a Bruxelles la due giorni europea di Giorgia Meloni. Una trasferta estremamente positiva durante la quale la  leader di Fratelli d’Italia ha ribadito i punti fermi e il futuro del  partito dei Conservatori europei (Ecr) da lei presieduto. Ripresa economica post-pandemia, immigrazione, futuro del centrodestra in Europa: questi i principali argomenti trattati. Se negli incontri con Sassoli e Gentiloni all’ordine del giorno c’erano soprattutto i temi economici; i bilaterali con gli altri leader hanno avuto l’obiettivo di rafforzare la posizione dell’Ecr, gettando “ponti”. Una trasferta che ha rafforzato Giorgia Meloni nel  ruolo internazionale da tempo conseguito.

Meloni: bilancio della due giorni a Bruxelles

Il viaggio a Bruxelles ha portato con sé l’adesione di due nuovi eurodeputati, Giuseppe Milazzo e Lars Patrick Berg. Gli incontri sono proseguiti con i vertici bilaterali con i primi ministri di Ungheria, Slovenia e Polonia. Molti gli argomenti trattati con Viktor Orbán, Janez Jansa e Mateusz Morawiecki, con i quali Meloni ha condiviso le priorità in vista del Consiglio europeo apertosi nelle scorse ore. Il partito del premier polacco  Morawiecki, Diritto e Giustizia (PiS) è già membro dell’Ecr;  mentre il premier sloveno, e prossimo presidente di turno dell’Unione, Janez Janša fa parte del PPE. La Melopni è stata chiara  quando ha definito “programma attrattivo” quello di Ecr.

Meloni: “Ecr è la casa di chi difende le frontiere europee”

Sul tema dell’immigrazione Giorgia Meloni ha tenuto a ribadire la linea di FdI-Ecr:  “La nostra priorità è proteggere le frontiere esterne dell’Unione e rimpatriare gli irregolari. Non ha senso da parte del governo italiano continuare a proporre la redistribuzione automatica degli immigrati, additando poi gli Stati che vi si oppongono. La solidarietà che l’Italia deve chiedere – ha detto –  è quella necessaria a fermare le partenze e difendere i confini. Su questo ho trovato una perfetta sintonia con i governi di Polonia, Ungheria e Slovenia”.

Il futuro del centrodestra in Europa

Non sono mancate riflessioni a più ampio raggio sul futuro del centrodestra in Europa. Nei suoi interventi la leader di FdI ha evidenziato che “il Ppe sta ormai smarrendo la sua anima di centrodestra per andare al traino delle sinistre e dei verdi. Ecr è il gruppo parlamentare che può meglio interpretare la destra e il centrodestra europei. E da presidente dei Conservatori continuerò ad impegnarmi per rafforzare la nostra famiglia”. Gli incontri di queste ore sono stati anche l’occasione per portare all’attenzione dei primi ministri di Polonia, Ungheria e Slovenia la battaglia italiana contro il Nutriscore, il sistema di etichettatura nutrizionale a semaforo che penalizza fortemente i prodotti del Made in Italy.

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