Gran Bretagna, non bastava il Covid: paura per il vaiolo delle scimmie. Ecco quali sono i sintomi

12 Giu 2021 20:44 - di Redazione
vaiolo delle scimmie

Non bastava la variante Delta, in Gran Bretagna arriva anche il vaiolo delle scimmie. Una notizia a cui hanno dato risalto molti quotidiani inglesi dal Mirror al The Sun alla Bbc. La scoperta di soggetti infettati da questo morbo virale, classificato come Poxvirus, è stata fatta ultimamente nel nord del Galles. Chiamato Monkeypox, il primo caso in Gran Bretagna risale al 2018.

Vaiolo delle scimmie, il caso è arrivato dall’estero

Come riporta la Bbc, la sanità pubblica locale ha affermato che il caso iniziale è arrivato dall’estero ed entrambi i casi sono stati identificati in due persone della stessa famiglia. Il monitoraggio e la ricerca dei contatti sono in corso e il rischio per il pubblico in generale è molto basso, ha aggiunto PHW. Entrambe le persone sono state ricoverate in un ospedale in Inghilterra. Una è già tornata a casa.  Anche Public Health England sta monitorando la situazione.

L’appello alla popolazione, il rischio contagio «è molto basso»

Un consulente del Servizio sanitario gallese ha quindi provato a tranquillizzare la popolazione evidenziando gli sforzi profusi tempestivamente dalle istituzioni contro il nuovo virus: «Abbiamo lavorato con colleghi di diverse agenzie, seguendo protocolli e procedure collaudati e identificato tutti i contatti stretti. Sono state messe in atto azioni per ridurre al minimo la probabilità di ulteriori infezioni». Lo stesso funzionario ha poi lanciato un appello alla popolazione affinché questa mantenga la calma assicurando che il rischio di contagio da vaiolo delle scimmie, date le caratteristiche finora conosciute della malattia citata, sarebbe in generale «molto basso».

Che cos’è il vaiolo delle scimmie

Il virus del vaiolo delle scimmie si manifesta principalmente in paesi dell’Africa centrale e occidentale. I sintomi iniziali includono febbre, mal di testa, gonfiori, mal di schiena, dolori muscolari e svogliatezza generale. Poi può svilupparsi un’eruzione cutanea, che spesso inizia sul viso e poi si diffonde ad altre parti del corpo, più comunemente i palmi delle mani e le piante dei piedi. L’infezione di solito dura tra i 14 e i 21 giorni. Ma la trasmissione della malattia, ha affermato l’Oms, “è limitata”.

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