Francia, Le Pen non sfonda ma la destra gollista è prima. La sinistra gioisce per la sberla ricevuta

28 Giu 2021 11:42 - di Francesco Severini
Francia

Xavier Bertrand, che si autodefinisce “il gollista sociale”, è il vincitore delle regionali in Francia e già pensa all’Eliseo. In generale, dal voto francese emerge il successo del centro-destra guidato dai neo gollisti, tengono i socialisti alleati dei verdi. Rieletti tutti gli uscenti. Il voto ha avuto un astensionismo record di circa il 65%. Marine Le Pen non conquista, come prevedevano i sondaggi, la regione Provenza-Alpi- Costa Azzurra. 

Il gollista Bertrand pensa all’Eliseo

E ora il gollista Xavier Bertrand (nella foto insieme con la moglie) annuncia la volontà di essere “il terzo uomo” alle prossime presidenziali. E lancia un messaggio agli altri vincitori di questa tornata elettorale, segnata da un astensionismo alle stelle e dai risultati negativi sia per Emmanuel Macron che per Marine Le Pen, a formare “una squadra, che penso potrà fare delle cose buone per la Francia”. Bertrand, ex ministro del presidente Nicolas Sarkozy, è stato rieletto in Hauts-de-France con il 52.8%.

La destra gollista è prima col 38%

La destra gollista si è affermata come prima forza politica del Paese con il 38%. A seguire poi l’unione della sinistra con gli ecologisti, e terzo il Rassemblement national di Le Pen.

La formazione di estrema destra non ha vinto in nessuna regione, neanche quella di Provence-Alpes-Côte-d’Azur, sua roccaforte, dove aveva prevalso, anche se di misura, al primo turno. Ma anche questa volta contro Le Pen, e la prospettiva di un governo dell’estrema destra, ha prevalso la coalizione del ‘fronte repubblicano”, compreso il ritiro del candidato socialista e della sinistra, favorendo la vittoria del candidato dei Les Républicains Renaud Muselier.

Marine Le Pen: il segnale vero è l’astensionismo record

Le Pen ha parlato di “profonda crisi” della democrazia, puntando il dito contro “le alleanze innaturali” che hanno “impedito che potessimo dimostrare che sappiamo governare una regione”. La leader di estrema destra ha poi sottolineato come l’astensionismo da record sia “il massimo segnale per tutta la classe politica e la società” dello “scontento” degli elettori.

Macron al 7%, En Marche è ultimo

La tornata elettorale conferma poi la mancanza di un ancoraggio locale per la formazione del presidente Macron, La République En Marche (Lrem), che arriva al quarto posto, con appena il 7% dei voti. “Dobbiamo lavorare”, ha ammesso il deputato di Lrem Stanislas Guerini, ammettendo che i risultati sono stati una “delusione”, ma sottolineando di aver “gioito” per il fatto che Rn non ha ottenuto nessuna regione.

 

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