Cesare Battisti via dal carcere che non gradiva. La protesta: «In Italia si rispetta solo chi delinque»

27 Giu 2021 11:23 - di Paolo Sturaro
Cesare Battisti

Le lacrime “buoniste” della sinistra hanno funzionato. Cesare Battisti l’ha avuta vinta. «Probabilmente anche grazie al sostegno politico ricevuto, è stato trasferito dal carcere di Rossano, istituto a lui non gradito, a quello di Ferrara». Ad annunciarlo, Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto Sappe. «Ricordiamo che tra gli omicidi commessi da Battisti vi è anche quello del maresciallo Santoro. Allora era comandante del carcere di Udine. Speriamo che adesso Battisti sconti la pena prevista, cioè l’ergastolo. Per tanti anni si è sottratto alla giustizia. Quindi speriamo che per i familiari delle vittime ci sia il giusto risarcimento». Chiaro il riferimento al Pd. Nei giorni scorsi la parlamentare dem Enza Bruno Bossio, era andata in carcere commossa dalle lettere che Battisti aveva inviato persino al ministro della Giustizia.

Cesare Battisti, la rabbia del Sappe

«Ci riferiscono i colleghi del carcere di Rossano che da mesi ci sono due detenuti con problemi psichiatrici. Dovrebbero essere trasferiti in un altro carcere. Ma nonostante il provvedimento continuano a rimanere nel carcere rossanese, nella sezione isolamento. Forse perché non si chiamano Cesare Battisti? Uno di loro ha aggredito più volte alcuni agenti e ispettori della polizia penitenziaria. E lo abbiamo più volte denunciato. Tra l’altro, riferiscono sempre i colleghi, lo psichiatra non è neanche presente tutti i giorni. Quindi, deve gestirli prevalentemente la polizia penitenziaria, come avviene ormai in quasi tutti gli istituti italiani, con i detenuti con problemi psichiatrici. I quali dovrebbero essere gestiti in strutture sanitarie adeguatamente attrezzate e con personale medico e paramedico. Di questi, però, nessuno si preoccupa, così come nessuno si preoccupa del personale che quotidianamente viene aggredito».

Quella presenza dei politici…

«L’avvocato di Cesare Battisti dice che la strada per arrivare in Italia a una vera democrazia è ancora lunga, perché è stata data la notizia del trasferimento di Battisti. Noi diciamo che è ancora lunga perché non c’è rispetto per tutti, ma solo per i più noti che godono delle attenzioni dei politici loro amici e possono permettersi buoni avvocati», ha aggiunto. «Perché c’è più rispetto per chi delinque che per i familiari delle vittime. Di questo dovrebbe indignarsi l’avvocato. I politici che sono andati al carcere di Rossano si sono preoccupati solo di Battisti, non degli altri problemi. È di questo che ci indigniamo noi».

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