Cacciate i prof liberisti da Palazzo Chigi: l’appello liberticida della sinistra. Sallusti: è un fatto gravissimo
Via i prof liberisti da Palazzo Chigi. La sinistra non perde il vizietto di demonizzare, stilare liste di proscrizione, censurare. E tutto in nome di una pretesa superiorità che nei fatti non trova alcun riscontro. Le ultime due vittime sono gli economisti Carlo Stagnaro, direttore delle ricerche dell’Istituto Bruno Leoni, e Riccardo Puglisi, che insegna all’università di Pavia.
Sono 26 i consulenti economici di palazzo Chigi ma quelli liberisti non vanno bene…
Sono entrambi consulenti di Palazzo Chigi, all’interno di un gruppo composto da 26 persone. Con un compito – sottolinea Libero – privo di reale potere: il lavoro consiste nello studiare gli effetti di alcuni investimenti pubblici. Tra i consulenti ci sono anche economisti di sinistra. Ma la cosa non ha impedito a 150 docenti universitari, ricercatori ed esperti di firmare un appello a Draghi contro gli esperti ritenuti ultra-liberisti. Consulenti troppo fiduciosi “nella capacità dei mercati di risolvere autonomamente qualsiasi problema economico e sociale”. Il loro “peccato” sarebbe dunque quello di credere nel libero mercato. E poi di minimizzare il problema del cambiamento climatico. Puglisi e Stagnaro non sono espressamente nominati ma che si alluda a loro è palese. L’appello infatti parla di 5 consulenti che rischierebbero di danneggiare l’immagine del governo Draghi (oltre a Puglisi e Stagnaro si tratta di Carlo Cambini, Francesco Filippucci, Marco Percoco) “tutti operanti in Università e Istituti di ricerca del nord”.
L’appello liberticida apparso su Domani
Firmatari di questo appello apparso sul quotidiano Domani, tra gli altri, Nicola Acocella, docente emerito di politica economica alla Sapienza di Roma, Sergio Cesaratto, ordinario all’università di Siena, Giovanni Dosi, direttore dell’istituto di Economia alla Sant’ Anna di Pisa, ed Emanuele Felice, che insegna all’università di Chieti -Pescara ed è stato responsabile economico del Pd di Nicola Zingaretti.
Sallusti: offensiva per eliminare il pensiero non di sinistra
“Parità di genere quindi per i trans – commenta Alessandro Sallusti – ma non parità di pensiero per i liberali: un economista che crede nel libero mercato non ha diritto di parola e di rappresentanza, tanto meno di accesso alle stanze del potere. Mai l’offensiva per eliminare il pensiero non di sinistra è stata così violenta e diffusa. La parola d’ordine è “omologarsi” e non mi stupirei se il Pd iniziasse a emanare liste di proscrizione di professori, giornalisti e pensatori da cacciare da università, mezzi di comunicazione e uffici pubblici”.
Allarmante il fatto che l’appello provenga da chi insegna nelle Università
Sono questi semmai a rappresentare un “pericolo fascista”, dice Sallusti, cioè a portare avanti idee liberticide. “Professori – conclude – che pensano di poter imporre alle scuole cattoliche cosa insegnare, agli economisti cosa pensare, a noi come scrivere (alcune parole sono già state messe al bando e usarle comporta andare in seri guai professionali)… Chiedere la testa di due economisti in quanto liberisti è un fatto gravissimo. Che a farlo siano 150 professori e non un gruppo di invasati sui social spazzatura rende la cosa assai pericolosa. E dà la misura di che cosa sia e in che mani sia finita l’università italiana (sulla immoralità della sinistra non abbiamo mai nutrito dubbi)”.