Attacco razzista di Repubblica a Michetti: è una macchietta. Ma così la destra guadagna consensi

11 Giu 2021 8:33 - di Adele Sirocchi
Michetti

Giornaloni già all’attacco del candidato Enrico Michetti. Si distingue Repubblica, con un articolo del solito Francesco Merlo, che secerne livore da ogni parola. Un articolo denso di razzismo culturale: ironie sul fatto che Michetti sia “docente a contratto”. Uno che si pavoneggia con mezzi titoli, “cav. avv. e prof.”. Insomma un semivip. Una macchietta dal “faccione allegro”.

Repubblica contro Michetti evoca Fiorito, “er Batman”

La destra – dice Merlo – ha candidato una “categoria antropologica”. Poi, sul filo della diffamazione, si chiede quanto il candidato di centrodestra sia estraneo alla “crapulopoli del Lazio, con i suoi conti correnti coperti, le cene, le case, le auto di lusso e il peculato, appunto l’antropologia politica che forse oggi ci viene riproposta e che a quel tempo fu impersonata (ricordate?) da er Batman, l’ex capogruppo ed ex tesoriere del Pdl Francone Fiorito”. E Merlo ci mette in mezzo, nella Crapulopoli del lazio, anche Renata Polevrini, di colpo ridiventata brutta, sporca e cattiva mentre solo a febbraio era una grande statista che voleva far sopravvivere l’ottimo governo Conte come “nuova responsabile”.

Il razzismo culturale di Merlo contro Radio Radio

Vatti a fidare dell’informazione di Repubblica. Il razzismo culturale di Merlo colpisce anche Radio Radio, l’emittente che ha dato una certa fama a Michetti. “Radio Radio non è (ancora?) una di quelle dell’antisistema lazio-romanista ma è la radio mezza per bene e mezza tamarra «ahò, hai una sorella, portala a Radio Radio, te mixo anche quella», dove il mezzo professore si concede pochissimo al romanesco ma molto alla Romanità”. Una romanità di cui la destra, secondo Merlo, ha un’idea “patacca”. Perché la destra insegue sempre la “sottocultura”.

Michetti, candidato “decaffeinato”

L’affondo finale: Michetti non è neanche un “fascista” alla Buontempo, alla Gramazio. E’ un genere che somiglia alla Zanzara di Giuseppe Cruciani, il quale – conclude Merlo – “da anni incendia il sottosuolo italiano ed è da tempo una sorta di comunità. E forse Michetti a Roma è questo: un Cruciani decaffeinato”.

Il disprezzo di Repubblica avvantaggia la destra

Un articolo che col ricorso ad evocazioni negative costruisce addosso a un candidato un quadro fatto di pregiudizi, sensazioni e biliose considerazioni del suo autore. Il quale certo preferisce l’attuale sindaca, che non sa neanche intitolare una targa a un presidente della Repubblica. Con lei sì che la romanità è salvaguardata e la cultura anche… Oppure Merlo predilige Gualtieri, il grigio uomo di apparato? Intanto, Repubblica ha messo nell’arco le sue freccette asfittiche. Ancora non hanno capito, a sinistra, che più disprezzano tutto ciò che è popolare più la gente li schifa. Un ottimo inizio di campagna elettorale per Michetti.

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