Terrorismo, «morto il leader di Boko Haram»: la conferma dagli 007 nigeriani

20 Mag 2021 18:02 - di Redazione
leader boko haram

Il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, è morto. A confermarlo è stata l’intelligence nigeriana, citata dai media locali, secondo cui il leader del gruppo terroristico sarebbe morto negli scontri tra i suoi uomini e i militanti dello Stato islamico della provincia dell’Africa occidentale (Iswap).

In Nigeria si temono scontri tra fazioni di terroristi

Dopo la notizia della morte di Shekau, il ministero della Difesa nigeriano ha emesso l’allerta per tutti i comandi e le forze dispiegate nello stato nord-orientale di Borno, temendo che gli scontri tra l’Iswap e Boko Haram possano proseguire. L’Iswap è la fazione secessionista di Boko Haram appoggiata dall’Isis, emersa come la forza dominante nell’insurrezione jihadista che dura ormai da più di 10 anni. Secondo le stime ufficiali, sono più di 40mila le persone uccise e oltre 2 milioni quelle sfollate per il conflitto nel nord-est della Nigeria. I combattimenti si sono estesi anche in parti confinanti di Ciad, Camerun e Niger.

La morte del leader di Boko Haram

In un rapporto sulla situazione (Sitrep) pubblicato oggi, l’intelligence nigeriana ha riferito che «il 19 maggio 2021, intorno alle 18.29, l’ufficiale dell’Iswap, Baana Duguri, ha informato il comandante della logistica Modu Sulum dell’uccisione del leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, nella foresta di Sambisa». Duguri, si legge nel rapporto, «ha rivelato che la squadra di combattenti dell’Iswap ha circondato il leader di Boko Haram e i suoi uomini. Poi sono seguiti scontri a fuoco tra le due fazioni. Duguri ha aggiunto che Shekau ha fatto esplodere una bomba e si è ucciso quando ha compreso che i combattenti dell’Iswap volevano catturarlo vivo».

Tutte le volte che Shekau è stato dato per morto

Prima della conferma dell’intelligence nigeriana, diverse testate, anche internazionali, avevano riferito delle «gravi ferite» riportate dal leader di Boko Haram, dopo aver tentato il suicidio per sfuggire alla cattura da parte dell’Iswap. Inoltre, già nel 2009, nel 2014, nel 2015 e nel 2017, Shekau aveva smentito le notizie sulla sua presunta morte. Il leader di Boko Haram aveva pubblicato video in cui affermava di essere vivo e in buona salute. Shekau guidava la formazione dalla morte del suo fondatore Muhammad Yusuf, ucciso dalla polizia nel 2009. Sotto la sua leadership, Boko Haram ha trasformato ampie zone del nord-est in un territorio “no-go”, proclamando un «califfato» nella città di Gwoza, nello Stato di Borno, nel 2014. Ma un’offensiva del 2015 delle truppe nigeriane sostenute da soldati di Camerun, Ciad e Niger, ha tolto il controllo della maggior parte dell’area agli jihadisti.

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