“Lei è pronta per Palazzo Chigi?”. Meloni: “Sì, sono pronta a fare ciò che gli italiani mi chiedono”

16 Mag 2021 16:08 - di Redazione

Giorgia Meloni, ospite di Lucia Annunziata, a Mezz’ora in più, risponde alla domanda delle domande. Vuole fare il premier? “Sono pronta a fare quello che gli italiani mi chiedono di fare, comprendendone responsabilità e difficoltà, non lo farei a cuor leggero -ha spiegato la leader di FdI-. Sono basita di fronte ai politici che prendono grandi responsabilità con il volto di chi vince un concorso di bellezza, mi tremerebbero le mani. Ma cosa farei politica a fare se non fossi pronta a misurarmi? Poi dico voglio andare lì con FdI, con una classe dirigente, con persone su cui posso contrare, con un lavoro che abbiamo fatto”. E’ la prima volta che Giorgia Meloni dinanzi a questa prospettiva non si tira indietro. 

Il giudizio sul governo Draghi

Quindi il giudizio sul governo Draghi, che nell’insieme è negativo. “Il giudizio sul governo non è positivo. Sulla pandemia e sulle chiusure, sui ristori, sulle scelte economiche mi pare in continuità con il governo precedente, anche più rigido. Draghi è più rigido di Conte sulle riaperture. Mi aspettavo qualcosa di meglio, più coraggio da parte di Draghi”. E alla domanda sull’ipotesi Draghi al Quirinale Giorgia Meloni risponde che “a favore di Draghi c’è il fatto che si andrebbe a votare e che la persona ha un profilo di autorevolezza. Io non ho elementi per dire che è la persona che FdI potrebbe sostenere”.

Nessuna lite nel centrodestra

Nessuna lite nel centrodestra, assicura poi. “Il centrodestra diviso è una ricostruzione giornalistica, il rapporto tra me e Salvini è costante, ci sentiamo, ci parliamo direttamente e ci scherziamo, ci si gioca parecchio. Alcuni dicono che le iniziative di opposizione di FdI non sono contro la sinistra ma contro la destra, ma io la mozione l’ho presenta contro Speranza non contro Garavaglia”. Anche sui nomi dei candidati alle comunali Meloni è sicura che l’accordo arriverà presto. “Siamo più compatti dei nostri avversari che vanno in ordine sparso”.

La partita tattica della sinistra

Il centrodestra al governo – sottolinea poi – dovrebbe reagire al fatto che Draghi pende un po’ di più dalla parte della sinistra, ma le accuse di slealtà da parte del Pd sono pretestuose. “La sinistra gioca una partita tattica, quando accusano Lega e FI di non essere leali sono loro a non essere leali. Non puoi pretendere di governare con i voti di un pezzo del centrodestra per fare quello che vuoi fare te. Se uno è contro il coprifuoco e l’altro è per il coprifuoco un governo di larghe intese cerca una mediazione. Invece loro vogliono stravincere e poi si lamentano quando gli altri dicono: non siamo d’accordo“.

 

 

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