Filippo Facci sempre in guerra con Travaglio: “Marco porta proprio sfiga”
Filippo Facci torna a sparare ad alzo zero contro Marco Travaglio. Ai primi di aprile aveva scritto:”Occuparsi di Marco Travaglio è inutile: da una parte perché sbugiardarlo regolarmente necessiterebbe di un impiego a tempo pieno, dall’altra perché la sua specialità sono soprattutto le sapienti omissioni”.
Tra Facci e Travaglio una querelle decennale, che è finita anche in tribunale
Tra Facci e il direttore del Fatto del resto non corre buon sangue. Una guerra che dalle rispettive testate si è spostata anche in tribunale. Una querelle decennale che ogni mese si rinnova. Un anno fa, mentre il Covid infuriava, ancora uno scontro. A Facci non piaceva l’epiteto “Bertoleso” coniato da Travaglio a proposito dell’ex capo della protezione civile Bertolaso. E firmò un editoriale in cui definiva Travaglio “il re dello sbaglio”.
Oggi su Libero la nuova scudisciata di Facci: Travaglio porta sfiga
Oggi va ancora giù duro. Rivolgendo a Travaglio l’accusa di essere un menagramo. “Scrive Facci: “Travaglio passò dal Giornale alla Voce, che ha chiuso. Passò al Borghese, che ha chiuso. Passò all’Unità, che ha chiuso. Andò da Daniele Luttazzi: chiuso il programma. Promosse programmi della Guzzanti, di Oliviero Beha e di Massimo Fini: mai fatti. Sostenne Caselli all’Antimafia: fecero una legge per bloccarlo. Sostenne il pm Woodcock: plof. Sostenne i pm Forleo e De Magistris: tragedia. Divenne direttore del Fatto e – dopo un passivo di un milione e mezzo – dovette chiedere un prestito di 2 milioni e mezzo al governo Conte”. Conclusione: “Porta proprio sfiga”.