Diabolik, arrestati fratello e nipote di Fabrizio Piscitelli in due diverse operazioni di polizia
La polizia ha arrestato ai domiciliari per spaccio il nipote di Fabrizio Piscitelli, l’ultras della Lazio conosciuto come Diabolik, ucciso il 7 agosto di due anni fa al parco degli Acquedotti di Roma. Il giovane, 22 anni, è stato fermato per un controllo il 27 aprile scorso in via dell’Archeologia ed è stato trovato in possesso di 39 grammi di cocaina, suddivisa in 118 involucri, e di 42 grammi di eroina suddivisi in 123 involucri. Gli agenti gli hanno sequestrato anche con 235 euro in contanti.
Il fratello di Diabolik fermato ieri
La notizia è rimbalzata sulle agenzie all’indomani dell’arresto del fratello di Diabolik, Andrea Piscitelli. Secondo quanto si è appreso, i carabinieri della tenenza di Ciampino sono intervenuti ieri in via Appia Nuova per la segnalazione di in uomo che colto da malore in strada aveva addosso una pistola. All’arrivo dei militari il 51enne sarebbe scappato tentando di disfarsi dell’arma. Gli inquirenti hanno accertato che la pistola era di proprietà di una persona deceduta. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo e ricettazione.
Ieri il processo per direttissima in cui – secondo quanto ha appreso l’Ansa – è stato convalidato l’arresto e applicata la misura dell’obbligo di firma.
La sorella indagata per un inchiesta che riguarda il ministero della Giustizia
Un’altra indagine di polizia ha coinvolto nei mesi scorsi anche la sorella di Diabolik, Angela Piscitelli. La donna, che lavora in ufficio del Ministero della Giustizia è indagata per uno scambio irregolare di informazioni riservate. L’indagine è scattata nel 2019, da una segnalazione della Penitenziaria, che insieme alla Finanza ha poi approfondito i fatti. Oltre a favori e agevolazioni ad alcuni detenuti, gli accertamenti erano anche su un presunto giro di spaccio all’interno del carcere romano. Agli atti ci sono decine di intercettazioni, non solo telefoniche ma anche video e ambientali. Con il passare dei mesi l’inchiesta si è estesa anche al ministero.
Chi era Fabrizio Piscitelli
Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, era un capo ultrà della Lazio ucciso con un colpo di pistola al parco degli Acquedotti nell’agosto dello scorso anno. L’uomo era coinvolto in una maxi-inchiesta per narcotraffico. Secondo gli inquirenti dietro la popolarità ottenuta grazie al tifo calcistico si celava un narcotrafficante internazionale.