Covid, 2.490 contagi e 110 morti. Bassetti contro le restrizioni: ridicole le mascherine in spiaggia

24 Mag 2021 19:10 - di Prisca Righetti
Bassetti mascherine

Covid, 2.490 contagi e 110 morti. I dati sull’epidemia migliorano e, almeno sull’addio alle mascherine Matteo Bassetti e Maria Rita Gismondo, due virologi di grido,  concordano: via i dpi in spiaggia. Le mascherine sul bagnasciuga sarebbero ridicole. Per ora, comunque, stando ai dati diffusi dalla Protezione Civile, sono 2.490 i nuovi contagi da coronavirus in Italia oggi. Mentre i decessi delle ultime 24 ore registrano altri 110 morti. Sono invece 107.481 i tamponi effettuati, con un indice positività a 2,3%. Diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva che sono 1.382, dunque 28 in meno rispetto a ieri. In ospedale sono 8.950 i ricoverati con sintomi (-211 da ieri). All’opposto, si attestano sui 3.792.898 i guariti: ossia, 7.032 in più da ieri.

Bassetti: «Via le mascherine all’aperto, ridicole in spiaggia»

L’attenuazione dei dati sui contagi conforta, eppure – rileva tra gli altri l’infettivologo di Genova, Matteo Bassetti – le disposizioni ancora in vigore al momento non seguono di pari passa l’andamento dell’epidemia in netto calo. Vuoi per le vaccinazioni. Che per l’arrivo della bella stagione. Una discrepanza che il virologo dell’ospedale  San Martino si deve in parte anche alla disinformazione del governo. Del ministero della Salute in particolare. Bassetti, infatti, parlando dell’ambito traguardo dell’immunità di gregge, denuncia la mancanza di una serie campagna informativa sulla vaccinazione da parte del dicastero presieduto dal ministro di Leu. E sottolinea: «Sicuramente da questa seconda ondata siamo praticante fuori». Ma, al tempo stesso, aggiunge anche: «Adesso però – avverte l’esperto – si deve fare di tutto entro ottobre. Quando avremo certamente dei nuovi casi perché questo virus, lo abbiamo imparato, ha un andamento stagionale. Per far sì che ci arriviamo con la popolazione più debole vaccinata al 100%».

Bassetti attacca il governo e Speranza: «È mancata una seria campagna informativa sui vaccini»

«L’immunità di gregge – ricorda infatti Bassetti – ci dice che dobbiamo arrivare al 70% della popolazione generale vaccinata. E allora: va bene se arriviamo al 70% della popolazione generale. Ma dobbiamo arrivare al 100% delle fasce a rischio. Su queste categorie dobbiamo fare una campagna per vaccinarli tutti. Non possiamo permetterci di lasciarne fuori neanche uno. Li dobbiamo convincere. Bisogna tornare a parlare con questa gente». Eppure, rilancia il virologo genovese su questo punto che per lui rappresenta un nervo scoperto, «quella che secondo me è una grave mancanza del ministero della Salute, è che una seria campagna informativa non sia mai stata fatta. Noi siamo arrivati fin qui che la gente si è vaccinata perché ha visto quel che è successo negli ospedali. O per quel che ha letto sui giornali e basta. Ma non si è mai vista – sostiene Bassetti – una campagna informativa fatta dal ministero che a spron battuto. Con spot ogni sera ininterrottamente, spiegare l’importanza della vaccinazione. Così andava fatta, come negli altri Paesi. Bisogna parlare e spiegare a queste persone. Se si parla e si spiega molti si convincono. Alla fine – conclude sul punto l’esperto – può rimanere uno zoccolo duro di “non vaccinati”. Ma – è convinto l’infettivologo – non più del 5%».

Restrizioni e leggi non vanno di pari passo con il miglioramento dei dati sui contagi

E non è il solo punto su cui Bassetti striglia il governo. Parlando delle misure preventive ancora in atto, infatti, il virologo del San Martino puntualizza ancora: «Per come è la legge oggi in Italia, se io turista vengo in Liguria e vado in spiaggia, devo andarci con la mascherina perché è un luogo pubblico. Ma ci facciamo ridere dietro dal mondo! Non possiamo pensare di levarla come ha detto qualcuno ad agosto. Quando a giugno ci saranno 30 gradi andremo con la mascherina sul bagnasciuga?». Insomma, «tenere la mascherina all’aperto – sottolinea Bassetti – è una presa in giro per come la teniamo oggi. Vedo gente con le mascherine sotto il naso perché ha paura che gli facciano la multa. E gente che cammina in luoghi sperduti, con la mascherina che li copre completamente. Ma stiamo impazzendo?». Un punto di vista, quelo di Bassetti sull’addio alla mascherina possibile, su cui concorda anche la virologa del Sacco, Maria Rita Gismondo, che a riguardo, non a caso, ha dichiarato: Le mascherine? Ritengo che all’aria aperta già da adesso potrebbero essere abbandonate»…

Bassetti sulle mascherine (e non solo): «Bisogna uscire dalla logica dei divieti»

E ancora. «Dobbiamo uscire dalla logica dei divieti affinché – dice l’infettivologo – la mascherina non più obbligatoria, diventi un presidio come tanti che coscientemente utilizziamo per difenderci dal virus. Non stiamo dicendo – chiarisce l’esperto – di levare la mascherina al supermercato o sul taxi o sull’autobus dove permane ancora il rischio e dovremo aspettare ancora un po’. Stiamo dicendo di levare la mascherina per chi va in spiaggia perché finiamo per essere ridicoli». Concludendo: «Uno Stato è tanto più forte e rispettato – sottolinea l’infettivologo – quanto è più capace di far rispettare le proprie regole. E io penso che la mascherina in spiaggia sia una regola difficile da far rispettare. È molto più serio dire “la mascherina non è più obbligatoria, ma mettetevela quando entrate in contatto con qualcuno”. A questo punto diventa un consiglio. E non più un’imposizione».

 

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