Vissani alza la voce contro il governo: «Mangiare fuori al freddo? Fatta la legge trovato l’inganno»
“Fatta la legge, trovato l’inganno. Troppo facile così”. Gianfranco Vissani, con la consueta schiettezza, attacca il governo sulle nuove regole per le aperture dei ristoranti. In vigore da ieri. Con il divieto di svolgere attività all’interno dei locali. Ma soltanto negli spazi all’aperto.
Vissani: da me fanno 3 gradi, non si può mangiare all’aperto
“Gli altri ristoratori dicono che ieri hanno lavorato, ma io preferisco aspettare ancora: qui fanno tre gradi, non si può mangiare all’aperto”. Allo chef la soluzione dei gazebo, adottata in alcuni ristoranti, non va giù. “È improponibile – dice intervistato dall’Adnkronos – la lascio agli altri. Anzitutto perché non si può fare, non sì può chiudere su tre lati anche se lo spazio è fuori dal ristorante”. Per Vissani, come per tanti altri locali di grandi dimensioni, è un escamotage irrealizzabile. “E poi, qui da me – spiega – per le mie esigenze, dovrei ricoprire una ‘sala da ballo’. E sarebbe troppo costoso, fra pareti di vetro e riscaldamento”. Le riapertura sbandierate da Draghi sono un bluff.
Lo chef: “Aspetto. Nel frattempo aprono i cinema…”
“Aspetto, aspetto ancora, meglio così!”, prosegue lo chef, che a Baschi, in Umbria, gestisce Casa Vissani. Poi la polemica diretta contro l’accanimento del palazzo nei confronti della ristorazione e del reparto dell’accoglienza. “Nel frattempo aprono i cinema, ma non sono al chiuso o mi sbaglio? L’unica soluzione – conclude – è quella di vaccinare tutti a tappeto, come hanno fatto nel Regno Unito. Io aspetto, tanto, con il coprifuoco alle 22, dubito che fra i piccoli comuni la gente si sposti per andare al ristorante“.