Scontro nel governo: sulle isole Covid free è tutti contro tutti. La ripartenza estiva si complica

12 Apr 2021 16:34 - di Gabriele Alberti
isole covid free

Isole “covid free” entro l’estate? C’è maretta nel governo. L’idea di immunizzare le isole minori italiane per favorire la ripartenza del turismo, sulla scia di quanto sta facendo la Grecia, ha spaccato in due il Paese. E il governo. L’ultimo “no”, deciso, arriva da Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna. Vuole evitare che si creino discriminazioni, dice, con altre località peninsulari ugualmente fondamentali per il turismo. “Mi auguro che il ministro del Turismo rigetti immediatamente la proposta di ‘isole Covid free’. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre”, scrive invece su Facebook.

Isole Covid free: Bonaccini e Fedriga contrari

Bonaccini, ora che non è più presidente della Conferenza Stato-Regioni ed è libero da vincoli istituzionali, affronta direttamente il ministro leghista  e scende in campo per difendere il settore del turismo romagnolo. Lancia così un messaggio chiaro a Garavaglia. “Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo”. Lo segue il presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga: “Se alimentiamo differenziazioni, le tensioni sociali aumentano”. Insomma, se persino ripartire è complicato non siamo messi bene.

Doccia fredda per Capri, Ischia e Procida

Una doccia fredda questo “muro” per Capri, Ischia e Procida, che avevano già annunciato la scorsa settimana il via alla campagna vaccinale di massa. “Ci dicano se Capri ha il diritto di ripartire oppure no: noi avremmo tutte le carte in regola per riaprire, e pure ci siamo dovuti adeguare alle normative nazionale, com’era giusto. – attacca Franco Cerrotta, vice sindaco di Anacapri su Repubblica-. Ora non vogliono che proseguiamo spediti sulla vaccinazione, se prima non è immunizzato l’ultimo anziano del Bergamasco. Quel che dico è che se i vaccini ci sono è giusto partire con forza da chi incide sul Pil regionale e nazionale, prima che sia troppo tardi e senza gridare strumentalmente allo scandalo. E chi fa polemica venga a vivere sull’isola, da ottobre a marzo: qui il lockdown lo abbiamo conosciuto prima della pandemia”.

Le altre isolette sperano

Insomma, dalla speranza alla delusione, visto che la retromarcia è arrivata dopo che il ministro Garavaglia aveva sottolineato l’importanza dell’immunizzazione delle isole minori. Era un’indicazione chiara, che aveva indotto i sindaci di Ischia a pensare a un “hub” vaccinale esclusivo per gli operatori del turismo e il sindaco di Capri, Marino Lembo, a promettere un’isola “Covid free” entro due settimane.  Musi lunghi anche a Procida, dove “avremmo potuto vaccinare la totalità della popolazione in quattro giorni e di questo passo finiremo nel 2022”, denuncia il sindaco Dino Ambrosino. Continuano a sperare, da Lampedusa all’Elba, dalle Eolie alle Pontine, dalle Tremiti alle Egadi, tutte le isole minori italiane. Ma il tempo stringe e la stagione estiva è alle porte.  E un piano non c’è ancora.

Il ministro Garavaglia favorevole: ma il piano è in alto mare

Ripartenza complicata più del previsto. Tra le Regioni si apre la concorrenza, in un momento in cui  il  ministro della Salute Roberto Speranza  dice no a riaprire il 20 aprile e sposta le riaperture a maggio: il che evidenzia che non v’è certezza neanche sulle date per  il via alle vacanze. Insomma, le Regioni litigano su un piano che ancora non c’è. D’altro lato abbiamo il  ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che invece sarebbe ben disposto a riaprire tutto entro il 2 giugno, festa della Repubblica, campagna vaccinale permettendo. Ma poi si inserisce il presidente veneto Luca Zaia, che  sposa la linea di Bonaccini: “Mi hanno chiesto cosa ne penso delle isole Covid-free. Io sono a favore: la nostra isola si chiama Veneto. Non esiste che vado ad immunizzare una località a scapito delle altre. Chi è vaccinato venga qui in vacanza”.

Lampedusa e Linosa

Il ministro Garavaglia era apparso aperturista sulle piccole isole covid free. “Il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare”. Per creare dei corridoi di isole Covid free “abbiamo parlato con i ministri Giovannini e Speranza – aveva detto  Garavaglia -;  e c’è un tavolo aperto per arrivare ad avere dei protocolli e delle modalità di circolazione semplice e sicura nel nostro paese: la direzione mi sembra abbastanza chiara”. L’idea era piaciuta a livello locale. “A Lampedusa e Linosa vaccinazione di massa in vista dell’estate”, aveva annunciato il  sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello.  Le isole free-Covid piacciono anche in Toscana, dove è stato chiesto entro maggio un piano di somministrazione a tappeto per le isole dell’Arcipelago toscano. Una missione alla portata, dato il numero esiguo degli abitanti, circa 35.000 persone. La maggior parte, 32.000 vivono all’Isola d’Elba, la realtà più grande dell’arcipelago Toscano, e il resto nelle restanti sei, tra cui il Giglio e Capraia. Ma è tutto ancora in alto mare.

La struttura commissariale per l’emergenza guidata dal generale, Paolo Francesco Figliuolo tenta di smorzare le polemiche. L’ipotesi che ci possano essere località turistiche privilegiate non esiste, secondo quanto apprende l’Agi, perché vale l’ultima ordinanza di Francesco Paolo Figliuolo; che prevede come categorie prioritarie da vaccinare quelle degli over 80 e dei fragili. Insomma, per l’estate la vediamo molto male. E il governo ha un problema

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