Sallusti contro Galli sulla riapertura delle scuole: «Ormai è diventato un maestro di talk show»

2 Apr 2021 14:55 - di Fortunata Cerri
Sallusti

Polemica tra il professor Massimo Galli e Alessandro Sallusti, in diretta a Otto e Mezzo, su La7 sulla riapertura delle scuole in piena emergenza coronavirus. Uno scontro che neanche la conduttrice Lilli Gruber è riuscita a gestire. Il tema è quello dell’ultimo decreto del governo Draghi in vigore dal 7 aprile. «Condividerei l’ultimo decreto se non ci fosse stata quell’alzata di ingegno della riapertura delle scuole, proprio nel momento in cui perfino gli irriducibili francesi decidono di chiudere», dice il professore Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, commentando la riapertura della scuola, fino alla prima media, prevista in tutta Italia dal nuovo decreto del governo. «Loro chiudono, e noi apriamo. Evviva la coerenza».

Sallusti: «È diventato un maestro del talk show»

Alla tesi anti-aperturiste di Galli replica Sallusti. «Non è vero che riapriranno le scuole. Riaprire gli asili nido e le scuole elementari significa ridare fiato alle famiglie che non ce la fanno più… Lei può scuotere la testa perché non ha in casa due bambini. Magari di due e sei anni e non deve organizzarsi lo smart working...». Galli risponde: «Sallusti, ma la virus non importa niente di queste cose». Il direttore del Giornale sbotta: «Lei è ormai è diventato un maestro da talk show… ma non è che vince chi parla sopra gli altri. Aprire gli asili e le scuole elementari significa togliere da una situazione non più gestibile alcuni milioni di mamma e di papà che non sanno più cosa fare con questi bambini. Nessuno gli dà i soldi per pagare le baby sitter».

Galli: «Le varianti si diffondo tra i bambini piccoli»

«Al virus di tutto questo non importa nulla. Le varianti Covid si diffondono tra i bambini piccoli, che diventano un serbatoio», ribatte subito Galli. «Quanti bambini piccoli ci sono ricoverati?», domanda Sallusti. «Ma non è questo il punto, Sallusti! I bambini piccoli trasmettono il virus ai 70enni, ai pazienti fragili…», incalza Galli. «Basta non far vedere i nonni ai bambini piccoli», replica ancora Sallusti.

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