Lo Spallanzani sigla l’accordo su Sputnik: «Pronti a partire la prossima settimana»
Ora è ufficiale: lo Spallanzani avvierà la sperimentazione «con e su» Sputnik. L’Istituto romano ha infatti siglato stamattina l’accordo con l’Istituto Gamaleya di Mosca e il Fondo sovrano russo d’investimento che produce il vaccino. Il memorandum prevede che gli scienziati russi che lo hanno sviluppato vengano a Roma per l’avvio della collaborazione, che verterà in particolare sull’efficacia di Sputnik sulle varianti e sulla possibilità di impiegarlo, insieme ad altri sieri, come seconda dose dopo una prima con un vaccino diverso, in particolare con Astrazeneca. Oltre alla visita dei ricercatori, il Gamaleya invierà presto le dosi e il materiale biologico.
Allo Spallanzani parte la sperimentazione su Sputnik
«La Regione Lazio e lo Spallanzani sottoscrivono questo accordo tecnico-scientifico, che darà il via finalmente alle sperimentazioni con e su Sputnik», ha annunciato il direttore sanitario dell’Istituto, Francesco Vaia, in una conferenza stampa. «Come Spallanzani – ha quindi chiarito Vaia – vogliamo porci al centro della sperimentazione per fare un servizio al Paese, come spesso accaduto dall’inizio della pandemia».
Allo studio l’efficacia sulle variante
«Ci saranno due direttrici. Una – ha chiarito Vaia – è verificare se Sputnik è in grado di produrre anticorpi neutralizzanti contro le varianti che preoccupano l’Italia. Quindi, ci sarà uno scambio di materiale biologico con i colleghi russi che verranno qui e lavoreranno insieme con i nostri in laboratorio. La seconda direttrice nasce perché c’è una fascia di popolazione perplessa su AstraZeneca. Che ribadiamo – ha sottolineato il direttore dello Spallanzani – è un vaccino sicuro e come gli altri. Faremo una sperimentazione, così come hanno fatto altri Paesi Ue, per verificare la possibilità di combinare vari vaccini».
I test sulle seconde dosi dopo Astrazeneca
In questo secondo filone l’Istituto testerà Sputnik insieme ad altri vaccini. Vaia ha chiarito che «non ci sono affermazioni assertive, ma vogliamo verificare fondate e ragionevoli ipotesi che il mix di vaccini possa farsi». Lo studio coinvolgerà 600 volontari già vaccinati con il siero anglo-svedese che riceveranno il richiamo con Pfizer, Moderna e i due diversi adenovirus di Sputnik.
«Pronti a partire la prossima settimana»
L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha chiarito che «siamo pronti a partire già dalla prossima settimana», mentre è stato Vaia a spiegare che «abbiamo chiesto al direttore del Gamaleya di mandarci subito le dosi di Sputnik». A questo punto manca solo l’autorizzazione dell’Aifa alla sperimentazione. «Ma sono convito che ci darà il via libera perché in altri parti d’Europa si stanno facendo queste sperimentazioni», ha detto il direttore dello Spallanzani, chiarendo di aver già avuto dei colloqui con il presidente dell’Agenzia del farmaco Giorgio Palù. «Ci ha incoraggiato ad andare avanti», ha assicurato Vaia, che da settimane lavora per portare Sputnik in Italia.