Kermesse M5s, Casaleggio in rotta con tutti s’attacca alla Raggi: Conte e Di Maio big assenti

6 Apr 2021 9:08 - di Chiara Volpi
M5s e Casaleggio

M5s al gran sparpaglio: e quella che doveva essere un’occasione di aggregazione, la partecipazione al Sum#05 intestata a Gianroberto Casaleggio e alle sue idee, si riduce a un’opportunità per contarsi e tirare le somme. Anzi, di più: come sottolineano alcuni parlamentari 5S della prima ora, «un momento di ricordo, che avrebbe potuto riunirci, finisce per diventare un’altra occasione di divisione». Già, perché a partire da approccio e organizzazione dell’evento, quest’anno telematico e virtuale, tra partecipanti illustri e altisonanti assenze, più che il carnet dei presenti, tra defezioni e mancati inviti saltano agli occhi i nomi degli assenti: Due su tutti: il mancato  coinvolgimento di Conte e di Di Maio.

Kermesse M5s: Casaleggio rimedia agli assenti con la Raggi

Dunque, praticamente scomparsi dal radar gli attuali vertici M5S: a partire da Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Roberto Fico. L’unico intervento M5S «politico» in calendario è quello di Virginia Raggi. Un dato che scatena i parlamentari grillini di lungo corso, pronti a puntualizzare: «Raggi non ha mai lavorato con Gianroberto». E a puntare il dito contro Casaleggio jr: «Davide fa battaglie politiche con la commemorazione». E anche se da ambienti vicini alla sindaca replicano: «Virginia ha solo accettato con piacere un invito per ricordare una persona che ora non c’è più», quello che ormai è evidente a tutti, è che la kermesse in memoria di Gianroberto Casaleggio, è diventato un evento senza big. Con una lista degli invitati aggiustata all’ultima defezione. All’ultimo mancato invito. E all’ennesimo rattoppo.

Kermesse Casaleggio, un evento senza big

Una cinque giorni che riproporrà, insieme a un documentario, alcune interviste registrate nelle scorse settimane. E, soprattutto, i contributi in differita di Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, Alessandro Di Battista, Rocco Casalino, Max Bugani e molti imprenditori, pensatori e amici di Casaleggio. Perché la convention celebrativa, intestata al padre nobile del Movimento scomparso scomparso nell’aprile di cinque anni fa, avrebbe dovuto rappresentare l’edizione rifondativa dell’asset grillino. E invece…

M5s, tutti i nodi da sciogliere

Invece i rapporti tra Casaleggio e il Movimento sono sempre più tesi. E malgrado siano diversi coloro i quali hanno già fatto sapere che «questa non è certo l’occasione per sciogliere i nodi», il pressing di chi chiede una tregua proprio in vista della kermesse si fa sentire: «Sarebbe doveroso per Gianroberto», sottolinea qualcuno. Ma intanto si rincorrono le voci di possibili incontri fissati in agenda già nei prossimi giorni. A partire da quello – dirimente – tra Conte e Grillo. Perché dal ruolo della piattaforma Rousseau al diktat di Grillo sul secondo mandato. Passando per la bocciatura dell’architrave dell’antipolitica rivendicata da Conte nel suo discorso del re. Fino al riposizionamento al centro del Movimento, aggiornato all’era dell’ex premier, sono tante le partite in gioco.

M5s, riposizionamento al centro?

Al punto tale che, commemorazioni a parte, è lecito pensare che nella kermesse, che prevede ogni giorno per cinque giorni interventi su cinque aree tematiche diverse, più che sul pensiero di Gianroberto e sulla sua idea di ambiente, i convitati grillini potrebbero ritrovarsi a chiedere: va bene essere Verdi, ma a destra o a sinistra del Pd?  Questo l’amletico dubbio...

 

 

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