Copasir, la Meloni: «Nessun dissidio con la Lega». Vito (FI): «La presidenza a FdI spetta per legge»

8 Apr 2021 16:35 - di Michele Pezza
Meloni

Nessun «ultimatum», ma solo un modo per chiarire che la vicenda Copasir non è «una questione tra  Lega e Fratelli d’Italia». Giorgia Meloni torna sulla lettera aperta a Matteo Salvini pubblicata dal Corriere della Sera e ne spiega le motivazioni tutt’altro che ostili. «Se fosse stato così – prosegue -, avrei aperto il tema di tutte le commissioni di garanzia che per prassi vanno all’opposizione». Né tantomeno, aggiunge, è «questione di poltrone». Piuttosto, precisa, «è un problema tra maggioranza e opposizione», oltre che di «rispetto di alcune norme di equilibrio delle nostre istituzioni».

La Meloni: «Presto incontro per le amministrative»

Anche la modalità della lettera aperta ha il suo perché. «L’ho fatto pubblicamente – spiega la leader di FdI – per non derubricare la vicenda alla difficoltà di rapporti nel centrodestra. Il problema non è quello, della vicenda deve rispondere tutta la maggioranza». La Meloni vuole diradare ogni dubbio sullo stato di salute della coalizione. È il motivo per cui respinge con forza l’esistenza di dissapori in merito a possibili incrinature sui candidati da scegliere in vista delle amministrative del prossimo autunno. «Penso che ci vedremo a breve – ribatte -. Non stiamo sottovalutando e non siamo in ritardo. I candidati non ce li ha nessuno, nemmeno la sinistra. Col rinvio a ottobre ci si è tutti concentrati sulle cose più emergenziali».

Salvini minimizza

Il Copasir, intanto, si è riunito sotto la presidenza del leghista Volpi che si sente perfettamente legittimato ad agire dal precedente di D’Alema del 2011. Ma sul punto il partito della Meloni incassa la solidarietà del forzista Elio Vito, assente alla seduta. «Il rispetto della norma di legge che assegna la presidenza all’opposizione – si legge in suo tweet – non può essere discrezionale. Ed i diritti dell’opposizione, in una democrazia, non sono una gentile concessione della maggioranza». Dal canto suo Salvini minimizza: «Io – risponde ai cronisti – mi occupo solo di riaperture di cui parlo dopo l’incontro con Draghi».

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