Conte: carta dei valori e struttura territoriale per il M5S. Casaleggio: è un modello vecchio

11 Apr 2021 16:29 - di Redazione

Giuseppe Conte, parlando ai deputati del M5s in videoconferenza, parla di organizzazione e di obiettivi e dice: “Diamoci tutti del tu“. Insiste sulla necessità di una “carta dei valori” per dare al Movimento 5 Stelle una precisa identità.

Movimento o partito? A noi le classificazioni non importano un fico secco ma dobbiamo strutturarci bene a partire dai territori”. Questo uno dei passaggi dell’ex premier, che pensa dunque a un modello organizzativo di tipo tradizionale.

Il Neo-Movimento, ha spiegato Conte, avrà una struttura “light”. Conte ha inoltre messo a disposizione dei parlamentari un indirizzo e-mail dove far pervenire le loro considerazioni sul tema della rifondazione del Movimento 5 Selle. Le 5 Stelle vanno mantenute – ha aggiunto Conte – ma noi dobbiamo evolverci su temi nuovi e “dobbiamo restituire entusiasmo e trarre entusiasmo”.

Il dibattito: no alle correnti

“Nel nuovo Movimento non devono esserci logiche di potere, no alle correnti”. E’ stato questo il ragionamento espresso dall’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel corso dell’assemblea dei deputati M5S. Si è parlato molto della regola dei 2 mandati, mentre l’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, rivolgendosi a Conte ha detto: “Noi ci fidiamo di te ma tu fidati di noi”. “Lasciamo al Pd ius soli e voto ai 16enni, noi occupiamoci di lavoro, sviluppo sostenibile, ambiente, salute”: questa l’idea dell’ex viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni.

Casaleggio: il M5S non diventi un partito 

Critiche, infine, dal presidente dell’associazione Rousseau Davide Casaleggio intervistato da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su Rai3. “Penso – ha detto – che non sia la direzione giusta che il M5S diventi un partito, con un’organizzazione dell’altro secolo”.”Mio padre – ha aggiunto – ha sempre pensato al M5S come Movimento ben diverso dall’organizzazione di partito del Novecento. Non si può pensare a un’organizzazione dell’altro secolo, è cosa non più di attualità. Forse non sono più di attualità neanche i movimenti. Oggi si pensa a una platform society, a un nuovo modo di interagire sulle singole battaglie per dare modo alle persone che vogliono impegnarsi o vogliono dare il proprio contributo civico”.

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