AstraZeneca, l’Aifa conferma: sono undici i casi di trombosi in Italia, 62 in Europa

15 Apr 2021 13:04 - di Roberto Frulli
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Su un totale di 62 casi di eventi tromboembolici dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro Covid-19, inseriti in Eudravigilance, in Italia sono stati segnalati 7 casi (con due decessi) di Csvt, la trombosi dei seni venosi intracranici, fino al 22 marzo 2021 e 4 casi (con due decessi) di trombosi di più vasi sanguigni in sede atipica, sui 24 inseriti nello stesso periodo nella rete di sorveglianza europea.

E’ quanto emerge dal terzo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco, che ha dedicato un focus ai rari eventi collaterali segnalati dopo la vaccinazione con Vaxzevria.

L’approfondimento a livello nazionale di queste segnalazioni è condotto con il supporto di un ‘Gruppo di lavoro per la valutazione dei rischi trombotici da vaccini anti-Covid-19′, costituito da alcuni dei massimi esperti nazionali di trombosi ed emostasi.

Gli eventi avversi non noti sono oggetto di continuo approfondimento a livello nazionale ed europeo, evidenzia l’Aifa

Dal canto suo anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità continua a sponsorizzare l’utilizzo di Astrazeneca.

“Al momento il rischio di soffrire di coaguli di sangue è molto più alto per chi viene colpito da Covid-19 che per chi si vaccina con AstraZeneca. – spiega il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della Sanità per l’Europa, Hans Kluge spezzando una lancia s favore della vaccinazione con il siero anglosvedese. – Globalmente c’è stato un numero veramente molto piccolo di trombosi rare su 200milioni di persone che hanno ricevuto questo vaccino”.

”L’Oms prende in maniera estremamente seria questi eventi”, segnalazioni “di sicurezza. – garantisce il dirigente dell’Organizzazione. – Il gruppo strategico di esperti sull’immunizzazione e i vaccini sta continuando a rivedere le evidenze disponibili. L’Oms fornirà una guida agli Stati membri a breve”. L’invito è a “riportare ogni evento avverso post vaccinazione nella maniera più precoce possibile”.

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