Vaccini, Sansonetti umilia Conte e Arcuri: «Rimediare in 4 giorni ai disastri di tre mesi è impossibile»

10 Mar 2021 10:29 - di Alberto Consoli
Vaccini Sansonetti

Sui vaccini Sansonetti è durissimo. Ospite in molti talk-show televisivi, il direttore del Riformista Piero Sansonetti non fa sc0nti a nessuno. Non li faceva al governo Conte 2, non li fa ora al governo dei “migliori”.  Né si aspetta mirabolanti cambi di marcia in poco tempo. Il peggio è stato fatto ieri. Punto dolente è la campagna vaccinale. “I vaccini? Non possiamo chiedere al generale Figliuolo di risolvere in 4 giorni quello che il governo precedente non ha risolto in 3 mesi“. Insomma, parole di buon senso, realismo: saranno pure i più bravi della classe ma i ritardi e gli errori del precedente governo pesano come macigni anche sul presente e sul futuro.

Vaccini, Sansonetti non fa sconti a nessuno

Sui vaccini, le parole di Sansonetti sono musica per le orecchie di Matteo Salvini, che posta le parole del direttore del Riformista e le commenta: “Sansonetti umilia Conte e Arcuri”. Del resto, prima che venisse “calato” l’attuale premier tutto il centrodestra aveva già individuato gli errori del governo e il punto dolente Conte-Arcuri, che hanno dato il peggio, non facendo decollare la campagna vaccinale. Per limiti oggettivi, evidentemente. Ed è per questo che Arcuri andava rimosso prima. E’ tanto vero questo che ora si “svegliano” tutti.

Vaccini, ora tutti si accorgono del fallimento di Conte e Arcuri

Sileri, ex viceministro della Salute e ora sottosegretario dello stesso dicastero, batte la carica: “I medici di famiglia verranno sempre più coinvolti nella vaccinazione anti-Covid grazie a un utilizzo, oggi differente, del vaccino AstraZeneca: utilizzabile fuori dagli ospedali per una più gestibile catena del freddo”. Intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai3, ha aggiunto: “Chiedo già da un bel po’ di tempo di aumentare il numero di vaccinazioni” anti-Covid “utilizzando una sola dose” subito per il numero maggiore possibile di cittadini. Per tutti i vaccini disponibili e “non solo per quello di AstraZeneca”. Secondo Pierpaolo Sileri “questa è la strategia che dobbiamo attuare ora”: un approccio che “deve essere adottato adesso”; e che “non è procrastinabile”, avverte il medico ed esponente del Movimento 5 Stelle. Che si accorge, evidentemente dei danni fatti in passato.

Vaccini fermi nei frigoriferi

Abbiamo 1,5 milioni di dosi vaccinali ferme nei frigoriferi in attesa dei richiami – spiega Sileri -. L’evidenza scientifica mostra che già la prima dose dà un’immunità sufficiente a proteggere dalla forma grave della malattia. Quindi ritardare la seconda dose, anche per i vaccini a mRna” di Pfizer/BioNTech e di Moderna, “di 2-3 settimane, in questo momento è ragionevole”.  Riguardo alle nuove chiusure a cui starebbe pensando il Cts aggiunge: “E’ evidente che, laddove i contagi corrono, la zona rossa devi farla. Ma non vedo perché vada penalizzata una parte dell’Italia nella quale il contagio è sotto controllo”. Dice,  facendo “l’esempio della Sardegna”. Poteva essere un criuterio valido anche un anno fa, quando si fece il contrario. Sì, ha ragione Sansonetti: in pochi giorni nessuno può rimediare agli errori degli ultimi tre mesi. Neanche SuperMario e i militari che ora hanno l’egida della campagna vaccinale.

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