Si rischiano 40mila contagi al giorno, tensione nella riunione a Palazzo Chigi. Il retroscena

4 Mar 2021 10:10 - di Giorgia Castelli
Contagi

È nuovo record di contagi.  Ad allarmare il governo e gli scienziati è la variante l’inglese e la sua diffusione. I numeri del bollettino di ieri non lasciano spazio ad interpretazioni. In un giorno è stata superata la soglia dei ventimila contagi, è salito il numero dei ricoverati e dei morti. Dati da cardiopalma. Mezza Italia va verso il rosso. Governo e Regioni sono pronte ad ulteriori restrizioni e limitazioni.

Le strategie per contenere i contagi

Il Corriere della Sera racconta in un retroscena quello che è accaduto nella riunione riservata di martedì a Palazzo Chigi. Prima della conferenza stampa di Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, si legge, il premier Mario Draghi, i tecnici e i ministri competenti «hanno condiviso la preoccupazione che il Paese possa presto tornare al picco di 40mila casi raggiunto in autunno». Quindi che fare?

Bonaccini: «Accelerazione nella risposta»

Un segnale arriva dal presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: «La crescita del contagio richiede un’accelerazione nella risposta, se non vogliamo esserne travolti». Mentre Guido Bertolaso, riporta sempre il Corriere, teme che l’Italia intera, Sardegna esclusa, stia andando «a passi lunghi» verso la zona rossa.

La soglia critica e le misure di contenimento

Scrive il Corriere che all’interno del vertice di certo «si è riflettuto su quale possa essere la soglia critica per far scattare una stretta ulteriore e quali siano le misure più adatte. Tra le ipotesi sul tavolo c’è il coprifuoco anticipato e ulteriori limitazioni agli spostamenti delle persone. Domani l’Rt nazionale sarà sopra 1 e le ordinanze del ministro della Salute faranno scattare l’arancione in altre regioni e forse anche il rosso se, come è prevedibile, alcuni territori andranno oltre 1,25». Scrive ancora il quotidiano milanese che il ministro Speranza aspetta i dati del monitoraggio e, in attesa che venerdì si pronunci la cabina di regia tecnica, non fa previsioni: «Verifichiamo di continuo la congruità delle misure, ma non possiamo fare un Dpcm al giorno. Il modello è automatico e dove il virus corre scattano le misure di contenimento».

Contagi, i nuovi restringimenti

La strategia del governo è dunque, quella di evitare che l’epidemia si allarghi. Tra le azioni previste, riporta il Corriereallertare le aziende sanitarie locali, i sindaci e i presidenti di Regione perché vengano individuati il prima possibile nuovi focolai e isolate in rosso le zone ad alto rischio. Quindi nuovo stop alla mobilità, chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, serrata dei bar, dei ristoranti e dei negozi. Già ci sono due regioni rosse: Molise e Basilicata. Sono arancioni Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento e Umbria. Le nuove misure contenute nel Dpcm appena firmato entreranno in vigore lunedì, ma già domani, anticipa il Corriere, Speranza firmerà le ordinanze che possono far diventare rosse diverse regioni. Domani il governo incontrerà i presidenti delle Regioni. E vedremo cosa accadrà in concreto.

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