Madia e le altre: tante donne per una poltrona da sindaco di Roma. E Letta “congela” Gualtieri

31 Mar 2021 19:58 - di Alberto Consoli
Madia

Marianna Madia,  sconfitta nella disfida della Camera da Debora Serracchiani, il Pd avrebbe  in mente un “regalino” niente male: la candidatura per il Campidoglio. Potrebbe essere lei a sfidare Virginia Raggi anziché Roberto Gualtieri, l’ex ministro, sul quale il partito sembrava convergere fino a poco tempo fa. Ma il nuovo corso “rosa” che si sta facendo strada con  Enrico Letta potrebbe imporre scelte obbligatorie anche in questo campo dopo quanto accaduto con i capigruppo.

Una poltrona da sindaco di Roma: ipotesi Madia

Lancia l’indiscrezione Marco Antonellis, che nel suo articolo per Tpi.it rivela il nome di  Marianna Madia. La candidatura a sindaco di Roma sarebbe molto più che un contentino dopo la  sconfitta nella battaglia per il capogruppo alla Camera. “La La Madia è romana, in ottimi rapporti con i “romani” Veltroni e D’Alema, ha votato Zingaretti nelle ultime primarie ed è gradita al neo segretario Letta”, sintetizza l’articolo.

Dagospia: così il Pd si suicida

Non la pensa alla stessa maniera Dagospia, che commenta l’indiscrezione con la solita ironia pungente: “Così il Pd si suicida”. Ipotesi molto verosimile.  Fare il sindaco di Roma è impresa da far tremare i polsi, traguardo prestigioso ma al tempo stesso di grande responsabilità. Non proprio un “regalo”, insomma. L’ex ministro del governo Renzi prima e Gentiloni poi potrebbe rappresentare la quadratura del cerchio del centrosinistra per Roma. Tanto più che – sempre stando alle indiscrezioni di Tpi.it  di fronte alla Madia potrebbe fare un passo indietro perfino Carlo Calenda, che pure era già lanciato ed entrato nel ruolo di candidato. Prigioniero delle quote rosa, ora la decisione spetterà a Enrico Letta. Che dovrà mettere da parte Roberto Gualtieri e valutare l’ok del partito. E qui ci sarà da ridere.

L’onda rosa dell’era Letta irrompe in Campidoglio

A proposito di donne, infatti, la poltrona del Campidoglio potrebbe essere  più affollata del previsto. Ricordiamo che anche Monica Cirinnà aveva messo a disposizione la sua candidatura a Roma alla fine dello scorso anno. Per poi riprendere vigore da quando ha preso il via la questione femminile nel Pd. C’è una pagina Fb “Vogliamo Monica Cirinnà sindaco di Roma”.

Madia, Cirinnà e le altre: una poltrona affollata

Una pagina viva e vegeta – ultimo post due giorni fa-  in cui la parlamentare dem rilanciava una sua intervista sulla svolta green della Capitale. E prima ancora si può leggere un’intervista al sito Open in cui rimarcava la necessità di arrivare a una candidatura per Roma attraverso le primarie. Due giorno fa proclamava: “Non mi tiro indietro”. Insomma, la Cirinnà , poi la Madia. Per Letta le donne rischiano di diventare una grana, ha ragione Dago. La «terapia choc» di femminismo nel Pd come la chiama Nello Ajello sul Messaggero potrebbe creare qualche problemino a un partito già balcanizzato dalle correnti.  “Non posso che essere contenta che un altro nome di donna venga accostato alla questione romana”, ha commentato Patrizia Prestipino su Formiche.net. Scusi quali altre donne si riferisce?, chiedono alla coordinatrice dem del Lazio: “Penso a Sabrina AlfonsiMonica Cirinnà o Michela Di Biase per fare qualche nome. Donne di grande capacità, che sarebbero certamente in grado di guidare con successo la città”. Ci sarà da divertirsi, il Pd è una garanzia. Guai in vista per Letta. Poltrona troppo piccola…

 

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