L’Ue si arrende a Mosca: Ema apre allo Sputnik snobbato finora. Basta scettici: servono vaccini
La Ue s’arrende al vaccino Sputnik. La Russia si prende la sua rivincita sulla scettica Europa. E finalmente l’Ema accoglie l’assist di Mosca sul vaccino anti-Covid di Putin. L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha avviato la valutazione del siero russo che, in base alle dichiarazioni rese in queste ore da Kirill Dmitriev, capo del fondo sovrano russo che ha finanziato lo sviluppo dello Sputnik, è pronto a sbarcare nel vecchio continente. E con decine di milioni di dosi. Per l’esattezza, stando a quanto riferito da Il Giornale sul suo sito, «le autorità russe sarebbero pronte a fornire ben 50 milioni di vaccini agli europei a partire da giugno. Presumibilmente in seguito al via libera definitivo di Bruxelles». Nato dall’evidenza che: servono i vaccini. Ovunque.
Ue e vaccino Sputnik: l’Ema valuta l’opzione russa
Dunque, dopo essersi letteralmente infilata in un cool de sac. dopo aver sommato errori su errori. Tra lacune e carenze, ritardi e disguidi, l’Unione Europea ha continuato a mantenere il punto con Mosca, ostracizzando il vaccino Sputnik finché ha potuto. Nonostante gli inviti al suo utilizzato avanzati in queste settimane in maniera bipartisan da Fdi a Zingaretti, da Salvini a Berlusconi. Passando per esperti e virologi di chiara fama. E culminando assai probabilmente nella telefonata di ieri intercorsa tra Mario draghi e la Von del Leyen, con il premier convinto dalla linea sovranista per la campagna vaccinale. Malgrado l’alternativa del vaccino di Mosca fosse sul tavolo, come valida possibilità ai sieri occidentali, in ritardo su produzione e consegne.
La Russia non si “vendica” dello scetticismo Ue e offre l’assist
La Ue ha tenuto duro finché ha potuto. Ignorando anche un dato che dovrebbe accelerare l’iter di controlli farmacologici e burocratici riscontri consapevolmente: il russo Sputnik V è già stato sperimentato con successo dai Paesi che fin qui lo hanno arruolato come efficace antidoto al Covid nella lotta a virus e pandemia. Fino ad oggi. Quando, messa all’angolo dalla recrudescenza dell’epidemia nelle sue molteplici varianti. E pressati dai governi di molti Paesi partner, Bruxelles si è finalmente convinta a valutare l’opzione Sputnik. Così la Russia, che avrebbe potuto “vendicarsi” di tanto snobismo e ingiustificato scetticismo, ha invece risposto positivamente. Pure soddisfatta. Non solo. L’Ema, comunicando che la decisione del Chmp (comitato per i medicinali umani) di dare il via a una revisione continua di Sputnik V (Gam-Covid-Vac) si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici negli adulti. Aggiunge che, questi studi, indicano che lo Sputnik V innesca la produzione di anticorpi e cellule immunitarie che prendono di mira il coronavirus Sars-CoV-2. E, dunque, possono chiaramente aiutare a proteggere dal Covid-19.
Ue e vaccino Sputnik, Mosca pronta a inviare 50 mln di dosi entro giugno
Dunque, il comitato per i medicinali umani (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha avviato una revisione continua del vaccino russo anti-Covid lo Sputnik V (Gam-Covid-Vac). Il richiedente dell’Ue per questo medicinale è R-Pharm Germany GmbH. Non solo. L’Ema, comunicando che la decisione del Chmp (comitato per i medicinali umani) di dare il via a una revisione continua di Sputnik V (Gam-Covid-Vac) si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici negli adulti. Aggiunge che, questi studi, indicano che lo Sputnik V innesca la produzione di anticorpi e cellule immunitarie che prendono di mira il coronavirus Sars-CoV-2. E, dunque, possono chiaramente aiutare a proteggere dal Covid-19.
L’Ema valuterà i dati per valutare la conformità dello Sputnik
L’Ema – prosegue poi la nota – valuterà i dati non appena saranno disponibili. Per decidere se i benefici superano i rischi. La revisione continua proseguirà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio». Nel frattempo, l’Agenzia europea del farmaco «valuterà la conformità» del vaccino russo «Sputnik V ai consueti standard dell’Ue in materia di efficacia, sicurezza e qualità. E sebbene non sia in grado di prevedere le tempistiche generali, dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un’eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione continua» (la cosiddetta rolling review), si legge ancora in una nota dell’Ema. In cui peraltro si precisa che fornirà ulteriori comunicazioni «quando sarà stata presentata la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per il vaccino».
Mosca: «Aspettiamo ispettori negli impianti di produzione Sputnik»
E a tal proposito, i responsabili della campagna per la commercializzazione del vaccino russo replicano a stretto giro dalla nota Ue. E in un tweet dopo l’annuncio dell’Ema dell’avvio del processo per l’autorizzazione del vaccino in Europa, sottolineano: «Aspettiamo gli ispettori dell’Ema negli impianti per la produzione di Sputnik V. Combattiamo insieme il Covid. E solo mettendo da parte la politica possiamo sconfiggere la pandemia». E a buon intenditor...