L’Anpi si assembra contro le Foibe, ma nessuno la multa. FdI: «Basta con due pesi e due misure»

1 Mar 2021 20:52 - di Agnese Russo
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Multe per assembramento alla conferenza stampa di FdI, nulla alla manifestazione dell’Anpi che vuole continuare a negare la tragedia delle Foibe. Succede nell’Italia delle restrizioni anti Covid, dove però adesso «è tempo di dire basta alla regole dei due pesi e delle due misure». A denunciare la disparità di trattamento nelle due circostanze sono stati il senatore e coordinatore veneto di FdI, Luca De Carlo, e il capogruppo del partito in consiglio regionale, Raffaele Speranzon. I due esponenti di FdI hanno messo a paragone il recente accanimento contro FdI a Reggio Emilia, sanzionato per una conferenza stampa, con l’indifferenza verso una manifestazione dell’Anpi a Venezia, dove non è scattata alcuna multa.

Per FdI e Anpi «due pesi e due misure»

«A Reggio Emilia – hanno ricordato De Carlo e Speranzon – per la conferenza di presentazione dell’ingresso di Gianluca Vinci nelle fila dei nostri deputati, è intervenuta la Municipale, multando per assembramento i nove presenti. A Venezia invece decine di militanti Anpi si sono riuniti contro la mozione regionale che ha sancito la fine dei contributi per chi nega il dramma delle foibe. In questo caso, però, nessuna multa». Per i due esponenti di FdI, dunque, «è tempo di dire basta alla regola dei due pesi e due misure».

Nessuno multa la manifestazione dell’Anpi

L’indifferenza verso il raduno dell’Anpi, hanno sottolineato i due esponenti di FdI, si connota come «ancor più grave perché si trattava di una manifestazione senza alcun rispetto per le migliaia di vittime delle foibe». Ma non solo. Il rispetto, hanno commentato, è mancato anche verso «tutti quei commercianti e operatori turistici che stanno vivendo il dramma economico e sociale delle chiusure forzate».

Lo schiaffo alle attività costrette a restare chiuse

«C’è tutto un mondo produttivo, che va dal già citato comparto turistico al mondo dello sport, come palestre e piscine, della cultura come musei e teatri, del divertimento come le discoteche, che non può essere dimenticato e non merita di essere umiliato così», ha sottolineato Speranzon. «A differenza dell’Anpi, che impunemente organizza assembramenti come quello di oggi, questi imprenditori – ha proseguito l’esponente di FdI – sono chiusi da mesi pur impegnandosi per garantire la sicurezza di lavoratori e clienti senza alcuna certezza sul futuro, e non meritano simili prese in giro».

«Si sentono superiori agli altri, è inaccettabile»

È stato poi De Carlo ad annunciare un’interrogazione in Senato al ministro Luciana Lamorgese, che si aggiunge a quella sui fatti di Reggio Emilia. De Carlo, infatti, vuole «capire come sia ammissibile questa disparità di trattamento». Il parlamentare di FdI ha sottolineato che «questo ritenersi migliori e superiori agli altri non è più accettabile. Soprattutto per la memoria di chi ha perso la vita in quest’ultimo anno e per chi è ormai in ginocchio economicamente nonostante i sacrifici».

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