“Ius soli scemenza raccapricciante”. Feltri su Letta e Pd: “Leaderino. Si preparano all’ultimo tonfo”

15 Mar 2021 8:36 - di Gabriele Alberti
Letta Feltri

Inizia con un “Poveracci”.  Il giudizio secco di Vittorio Feltri sul Pd e sul neo acclamato segretario  Enrico Letta è lapidario. Nel senso che sembra inciso su una lapide mortuaria. Il direttore di Libero elabora nell’editoriale un de profundis impietoso. “Bisogna dare atto a Zingaretti di aver compiuto una cosa buona e giusta: dimettersi da segretario del Partito Democratico. Probabilmente ha capito che il partito è in disarmo e sarà difficile anche per il nuovo capo salvarlo. Basti pensare che i sondaggi, i quali non sono il verbo ma servono a misurare la febbre all’elettorato, attribuiscono più consensi a FdI che non al Pd”. Insomma, il malato è grave. Il “medico” Letta potrà raddrizzare le sorti del malandato Pd?

Feltri: Letta può poco, il Pd vive alla giornata

No, è il giudizio di Feltri. “Dopo sette anni di purgatorio, torna al Nazareno Enrico Letta, persona perbene, eppure con un temperamento che pare fragile, non idoneo a fare di lui un condottiero. Ne conosciamo la storia di leaderino e per questo dubitiamo che egli possa avere successo. Però è soltanto una nostra opinione e forse è sbagliata”. Il peggio arriva in questo altro passaggio. E’ il Pd ad essere irrecuperabile. “Ciò che invece è un fatto dimostrato è che gli eredi del comunismo e della Dc di sinistra non hanno una struttura politica. Essi stessi ignorano chi siano e dove intendano andare. Vivono alla giornata come un gruppo di clochard. Chiedono di avere per carità qualche poltrona governativa, non sanno se stare dalla parte del popolo o da quella della borghesia; non hanno un programma e se ne individuano per caso mezzo non riescono a realizzarlo. Non sono né carne né pesce e campano alla giornata in attesa di eventi”.

Ius soli:  insensatezza raccapricciante

Ora l’esordio di Letta con la proposta prioritario dello ius soli – è stato dei peggiori, come sottolineato da tutto il centrodestra. “Ritengo si tratti di una scemenza che si aggiunge a tante altre collezionate dal Pd. Viviamo in una situazione sanitaria ed economica drammatica, però Letta non se ne è neppure accorto: piuttosto si adopera a regolarizzare quelli che entrano illegalmente nel nostro disgraziato Paese. Siamo di fronte a una insensatezza raccapricciante“. Risultato. “Poveracci, la loro specialità è sbandare e non si accorgono che prima o poi andranno a sbattere contro il muro. Un tempo lontano, quello di Botteghe Oscure, della religione marxista, disponevano di una organizzazione efficiente che nascondeva il vuoto di progetti. Adesso invece sembrano una bocciofila di periferia incapace perfino di allestire la festa delle salamelle. Farebbero tenerezza se non avessero conservato una dose massiccia di presunzione, direi di spocchia”. Chiosa musicale di Feltri: “Occorre precisare che Letta non è uno sprovveduto, eppure se anche metti Toscanini a dirigere la banda degli zufoli la musica non migliora”.

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