Insulti e minacce di morte a Mattarella sui social: indagini e perquisizioni in tutta Italia
Parole ignobili. “Armiamoci e andiamo ad ammazzare quel figlio di Troia”, “ti auguro di morire male”, “non vedo l’ora che ci sia il tuo funerale”, “pezzo di m. ti voglio vedere morto”. Sono alcune delle minacce contro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che circolano sul web. Sta indagando la Procura di Roma che ha aperto un’inchiesta nella quale si ipotizza il reato di offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato. Sono in corso perquisizioni da parte della Polizia della Digos in varie città italiane.
Minacce di Morte a Mattarella sul web
Un’indagine per reati perseguibili d’ufficio e che quindi ha portato la magistratura a muoversi senza la necessità di una denuncia. Un’azione resasi necessaria vista la pesantezza e la gravità dei contenuti dei messaggi circolati sui social. Insomma, non semplici critiche magari accompagnate da offese, ma auspici di morte per il Presidente della Repubblica. A quanto si apprende, è da diverso tempo che sul web circolano messaggi davvero pesanti nei confronti del capo dello Stato.
Intanto in mattinata il Presidente della Repubblica ha proseguito la sua attività onorando gli impegni già presi. Ha conferito 28 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2020 si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali; e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia. Accanto ai 28 Attestati d’onore, riferisce un comunicato della presidenza della Repubblica, sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive; che traggono anch’esse ispirazione dai valori di altruismo e dal profondo senso di responsabilità, in questo periodo di emergenza sanitaria.