Definiva “cialtroni” Conte e i grillini e flirtava con Renzi: l’ex ct del volley Berruto nella squadra di Letta

18 Mar 2021 21:00 - di Antonio Marras

“Io non vado via. Resto qui, perché il mio Paese lo rivoglio indietro. La vostra maledizione sarà nell’essere ricordati, per sempre. Come i peggiori. Senza nessun affetto, Mauro”. Era il gran finale di una durissima lettera che Mauro Berruto, ex ct della nazionale di volley, indirizzava nel 2019, dai social, al governo Conte. Oltre alla naturale propensione al disprezzo di Salvini, da uomo di sinistra, Berruto si scagliava contro i grillini, che non avevano mantenuto le promesse su niente, a suo avviso, in quel governo giallo-verde, definendolo “di cialtroni”, con il premier in testa. Berruto è da oggi nel “cerchio magico” di Enrico Letta, che lo ha voluto nella sua segreteria. Non l’uomo più adatto a creare un asse con i Cinquestelle di Conte

La nuova segreteria del Pd con otto donne e 7 uomini

Sono otto donne e altrettanti uomini i nuovi componenti della Segreteria nazionale de Pd targata Enrico Letta. In tutto 16 i membri nominati tenendo fermo il principio dell’equilibrio di genere. Alcune conferme della segreteria di Nicola Zingaretti, come Stefano Vaccari. Molte new entry: a parte Mauro Berruto, 51enne ex ct della Nazionale maschile italiana di Pallavolo dal 2010 al 2015, giornalista e formatore che si occuperà di Sport. Alcuni ex dell’esecutivo Conte 2: Francesco Boccia, Antonio Misiani, Sandra Zampa. Renziani neanche l’ombra: anzi, forse no, c’è un tal Mauro Berruto, che con Matteo Renzi, nel 2020, faceva dirette sui social con grande entusiasmo… Proprio quel Renzi dello “stai sereno” a Letta, guarda un po’.

Berruto, dalle invettive contro Conte e i grillini a Letta

Il postdi Mauro Berruto, pubblicato su Facebook, nel 2019 aveva ottenuto in tre giorni migliaia di apprezzamenti e di condivisioni con quegli attacchi al governo presieduto da Conte: “Il vostro difetto non è l’incapacità, ma l’arroganza. La vostra colpa non è di non aver idea di come si governi un Paese, ma quello di credere di saperlo fare e di aver fatto credere di saperlo fare. Vi siete smentiti su tutto. Avete dimostrato un’incompetenza abissale, tipica di chi crede di poter parlare di immunologia avendo studiato su Facebook, di politiche del lavoro avendo fatto lo steward al San Paolo o di riforma dello sport avendo fatto l’istruttore in una palestra della Virgin (gli esempi si riferiscono a fatti e persone realmente esistiti!)”.

Berruto criticava le “decine di piroette da circo” su “Euro, Europa, salvataggi delle banche, streaming, impeachment, Tap, Tav, Ilva, chiusure domenicali, alleanze di governo, voti di fiducia, Nato, Ius soli, accise, condoni, trivellazioni, F35 e chissà quante altre cose. Sono talmente tante che non riesco a ricordare!”. Per poi concludere: “Siete il peggior governo della storia di questo Paese e siete riusciti a raggiungere questo traguardo in poco più di sei mesi. Nonostante questo non accettate l’evidenza di essere inadeguati. Sarete spazzati via dalla storia, questo è certo. Ma prima farete dei danni. Tanti. Lascerete morti e feriti sul campo (e in mare) e ci vorrà del tempo prima di poter calcolare per bene il disastro creato e il deserto intellettuale e morale che avrete generato”.

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