Covid, superata la soglia dei 100mila morti. E il Pd solo ora chiede il lutto nazionale

8 Mar 2021 20:22 - di Redazione

Sono 13.902 i nuovi casi di covid registrati nelle ultime 24 ore. Con i 318 morti registrati da ieri (il giorno prima erano 207), purtroppo il bilancio dei decessi dall’inizio pandemia supera la soglia di 100mila (100.103). Una cifra che mai si sarebbe voluta ‘leggere’. E che purtroppo il bollettino odierno, diffuso dal ministero della Salute, mette nero su bianco.

Covid, superata la soglia di 100mila morti

Come ogni lunedì si sono effettuati meno tamponi del solito (‘solo’ 184.684 tamponi)  per un tasso di positività in leggero calo. Che si attesta al 7,5% dal 7,6%. Crescono ancora i ricoveri e le terapie intensive. In terapia intensiva ci sono attualmente 2.700 pazienti (+95 da ieri), mentre i ricoveri ordinari crescono di 687 unità (ieri +443), per un totale di 21.831. Ad oggi in Italia, secondo i dati del ministero guidato da Speranza, ci sono 472.533 attualmente positivi, in calo di 329 rispetto alla giornata di ieri. I guariti e i dimessi dall’inizio dell’emergenza sono invece 2.508.732. Con un incremento di 13.893 nelle ultime 24 ore.

Gli esperti temono il picco intorno al 20 marzo

Nei giorni scorsi i nuovi casi hanno superato i 20mila. E, secondo gli esperti, si attende ancora il picco della cosiddetta terza ondata. Che dovrebbe cadere attorno al 20-22 marzo. Una situazione critica, appesa al cambio di passo sulla campagna vaccinale. Da velocizzare al massimo e riorganizzare, dopo il fallimento della gestione Arcuri, per arginare gli effetti della crescita dei contagi. L’accelerazione del piano vaccinale oggi è stata al centro di un incontro a Palazzo Chigi tra il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, i ministri Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza. La cabina di regia con un rappresentante per ogni forza di maggioranza dovrebbe tenersi domani.

Draghi non esclude nuove restrizioni

Il governo Draghi non esclude nuove restrizioni. Per fermare la risalita della curva: tra le ipotesi quella di nuovo lockdown nazionale di due-tre settimane. Proprio per consentire una campagna di vaccinazione più tranquilla ed efficace. Allo studio anche l’ipotesi più morbida di limitare il rosso ai fine settimane. Come accaduto con le festività natalizie. “Ci troviamo tutti di fronte, in questi giorni, a un nuovo peggioramento dell’emergenza sanitaria”, ha detto Draghi in un videomessaggio. L’ex numero uno della Bce, non prodigo di apparizioni, ha sentito il bisogno di scendere in campo. E richiamare “ognuno” a “fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus”. Non si escludono cambi di colore nelle regioni. Alcune zone gialle potrebbe diventare arancioni nei prossimi giorni.

L’Emilia Romagna è la regione con più casi

Ancora dati in crescita in Emilia Romagna con 2.987  i nuovi positivi (di cui 1.408 asintomatici). Numeri alti anche in Lombardia con 2.301 i nuovi casi. In Campania si registrano 1.644 contagi nelle ultime 24 ore. Seguono in Piemonte con 1.214 e il Lazio con 1.175 nuovi casi. In Toscana si registrano 1.000 positivi in più.

Il Pd chiede il lutto nazionale in onore delle vittime

Di fronte alla strage del covid il Pd avanza una proposta forte. Che rischia di generare contraccolpi negativi sulla percezione dell’emergenza.  “Centomila vittime. Fossi il governo dichiarerei il lutto nazionale e le bandiere a mezz’asta così come ha fatto Biden in America”, scrive su Twitter il deputato del Pd, Filippo Sensi. “Non riporta in vita nessuno e la lotta non si fa con gesti simbolici. Ma forse sarebbe un segno di rispetto per le famiglie e per chi non c’è più”.

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