Ciaone della De Girolamo a Letta. “Ciao Maschi”, in politica conti il merito, no sesso e quote rosa

22 Mar 2021 17:25 - di Giulia Melodia
De Girolamo su Letta ciao maschi

Mai come in questo caso torna utile parafrasare il titolo del programma di Nunzia De Girolamo. E a farlo è proprio la padrona di casa del talk notturno in onda il sabato a tarda ora su Raiuno: via i capigruppo parlamentari dem Andrea Marcucci e Graziano Delrio, per far posto sia alla Camera che al Senato a due donne. “Ciao, maschi” nel nuovo Pd di Enrico Letta e largo alle donne? Presto per dirlo. Di sicuro, il segretario dem alle sue prime dichiarazioni pubbliche ha fatto subito parlare di sé.

De Girolamo su Letta, “Ciao Maschi”: anche in politica conti il merito e non il sesso

Prima esordendo, anacronisticamente, sullo ius soli. Poi, mirando subito al fianco con un colpo assestato all’abusata questione della parità di genere. Con tutte le insopprimibili declinazioni su linguaggio e definizioni che Boldrini, Murgia and co, capitane coraggiose della cancel culture, reputano offensive e sessiste. E dunque, giù con recriminazioni e applausi al Letta innovatore. Letta salvatore della patria in rosa. Al Letta controcorrente, e chi più ne ha, più ne metta. Al di là di santificazioni e demonizzazioni di sorta, un dato è certo: il neo segretario del Pd parlando della vicenda dei capigruppo, ponendo l’accento sulla questione della necessità di alimentare la presenza femminile, ha scoperchiato un vaso di Pandora che comprime, nello stesso recipiente, verità, equivoci e contraddizioni sull’abusato tema dell’equità di genere.

Valorizzare le donne per il merito e non per le quota rosa

Dunque, il mantra ora è questo: “Ciao, maschi” nel nuovo Pd di Enrico Letta e largo alle donne. «Ovviamente – aggiunge però la De Girolamo a stretto giro –  lungi da me entrare nelle vicende del Partito democratico. E in generale nelle scelte del nuovo segretario, cui faccio un grosso “in bocca al lupo”» premette all’AdnKronos l’ex parlamentare ed ex ministro, ora in prestito alla tv. Poi prosegue: «Sono sempre stata una persona, sia da politica, che ora da conduttrice, che ha ritenuto sia fondamentale la valorizzazione delle donne».

Il genere femminile non deve essere da solo un titolo valido per fare carriera

Ma, aggiunge la moglie dell’esponente dem, Francesco Boccia, «il genere femminile non deve essere da solo un titolo valido per fare carriera. In politica come altrove, a prescindere. Essere donna, come anche essere giovane, non deve essere un titolo “a priori”: ci vogliono sempre le capacità. Dunque, nel caso specifico, auguro a chi deve compiere le scelte, di selezionare a prescindere, le persone migliori. Perché bisogna sempre e comunque premiare le capacità e il merito». Ecco perché, incalza la De Girolamo, «in politica io non sono per le quote “rosa”, ma per le quote “emme”. Cioè per le quote legate alla meritocrazia».

«Credo nella differenza e non amo le quote prefabbricate»

Una convinzione granitica che l’interpellata ribadisce asserendo che, se da 1 a 100, si sceglie solo per il merito, le possibilità che hanno le donne di essere prese in considerazione rispetto agli uomini saranno comunque 50 e 50. «Proprio per questo – conclude il nuovo volto tv – non amo le quote prefabbricate». Dunque, il suo Ciao maschio, spiega la conduttrice, «non è un ciaone. Non va inteso come un addio. Ma, al contrario, come un benvenuto ai maschi, che accolgo nella mia trasmissione perché voglio proprio coglierne le differenze con l’universo femminile. Per valorizzarle».

 

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