Chiusure fino al 30 aprile: è troppo. Feltri: Draghi come Conte. Praticamente è un usciere

27 Mar 2021 16:34 - di Redazione

Non è vero che Draghi sia peggiore di Conte, è esattamente come lui. E’ il lapidario giudizio di Vittorio Feltri su Twitter a proposito del capo del governo. “Non sa fare altro che chiudere, praticamente è un usciere”. continua Vittorio Feltri. Che si scaglia contro la proroga delle misure restrittive anti-covid decisa dal governo Draghi. Su Twitter, il direttore di Libero contesta duramente la stretta ulteriore dell’esecutivo: “Siccome non sono capaci di comprare e somministrare vaccini condannano la gente agli arresti domiciliari – tuona Feltri- Più scemi di così…”. E aggiunge: “Draghi dice che le nuove misure restrittive non sono campate in aria. Infatti fanno campare male noi che le subiamo“.

C’è aria di scontro nel governo sulle misure restrittive che potrebbero continuare anche dopo Pasqua. E c’è aria di rivolta tra gli italiani. “Nessuno – commenta Guido Crosetto – è più disposto ad accettare di essere rinchiuso in casa con regole che continuano ad essere irrazionali, solo per l’incapacità di chi ha gestito la pandemia. Anche le persone più miti, non lo sono più”. E

Dalle piccole imprese giunge un monito a Palazzo Chigi. “È inammissibile la chiusura delle attività commerciali, dei bar e dei ristoranti fino al 30 aprile. Comprendiamo le valutazioni del Cts, ma il Paese versa in grande difficoltà economica con una crescente tensione sociale. Il Governo è chiamato ad assumere decisioni coraggiose o si rischia la catastrofe economica”. Lo dichiara in una nota è il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.

D’altronde la Lega non nasconde le proprie perplessità sul mese di aprile. “Se con contagi alti e ospedali pieni si chiude – fanno trapelare fonti del Carroccio – con contagi bassi e ospedali a posto si apre. Semplice. Siamo perfettamente d’accordo. Diciamo solo che non è possibile decidere adesso che per tutto aprile, qualunque cosa accadrà, tutto rimarrà comunque chiuso. Salute e lavoro non sono nemici”.

 

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