Boschi contro il “furbetto” del vaccino Scanzi: «La sua amica Lilli Gruber gli chiederà spiegazioni?»

23 Mar 2021 11:59 - di Leo Malaspina

Maria Elena Boschi i sassolini dalle scarpe col tacco se li toglie di prima mattina, dopo essersi gustata i titoli dei giornali sullo scandalo della vaccinazione “prioritaria” di Andrea Scanzi (tranne Il Fatto Quotidiano, che ha preferito sorvolare…). “Ha detto un sacco di bugie sulla sua vaccinazione, non esisteva nessuna lista”, attacca la renziana, in passato oggetto di una vera e proprio ossessione giornalistica da parte di Scanzi che arrivò a criticarla – oltre che sulle vicende bancarie del padre – anche sulla presunta bruttezza dei suoi piedi.

Boschi attacca Scanzi per il vaccino “preferenziale”

“C’è un giornalista pagato dalla Rai, dal Fatto Quotidiano e da La7 per insultarci costantemente in TV. Si chiama Andrea Scanzi. La sua volgare mediocrità non merita commento”. Così capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati sulla sua pagina Facebook. “Ma ciò che io trovo vergognoso – continua – è che Andrea Scanzi, già sostenitore della tesi “il corona virus è solo un raffreddore”, si sia vaccinato in Toscana, non solo saltando la fila ma mettendo insieme una squallida lista di bugie. Ha detto che doveva fare il caregiver dei suoi genitori e vorrei capire quando, visto che è sempre in giro. Peraltro i suoi genitori fortunatamente stanno bene. Ha detto che si è iscritto a una lista “di riserva” e si è scoperto che la lista semplicemente non esisteva. Ha detto di aver rispettato le regole quando invece le ha violate in modo squallido, mentendo a tutti”.

L’ironia sulla Gruber: “Farà anche al suo amico le domande giuste?”

Ne ha per tutti, la Boschi, anche per Lilli Gruber. “Si dice: ma le regole in Toscana sono così. No, le regole non sono così. Scanzi non poteva vaccinarsi – rimarca Boschi – In Toscana una come me – che è avvocato – avrebbe potuto vaccinarsi un mese fa. E chi tra i miei colleghi lo ha fatto, ha rispettato le regole. Se non l’ho fatto io, nonostante abbia voglia come tutti di tornare ad abbracciare i miei nipotini, è stato per evitare polemiche dei moralisti contro di me. Pensate che quando sono stata a Otto e Mezzo anziché parlare della crisi di governo mi hanno fatto il processo perché – in un parco pubblico – ho baciato il mio fidanzato abbassando la mascherina: chissà cosa avrebbero detto se mi fossi vaccinata, rispettando le regole ma prima di altri. Chissà se Lilli Gruber adesso incalzerà il suo opinionista prediletto Scanzi per il vaccino come ha fatto con me per un bacio con la mascherina abbassata. Scanzi infatti – continua – non aveva nessun titolo per saltare la fila: ha fatto prevalere la sua arroganza, le sue paure, le sue menzogne. E adesso dice addirittura che dovremmo ringraziarlo”.

“Mi domando – prosegue – : ma perché gli italiani devono pagare con i soldi del canone Rai un uomo così? Perché ormai è chiaro che tipo di moralismo senza morale abita la redazione del Fatto Quotidiano: il loro odio contro di noi provoca due pesi e due misure, sempre. Ma la Rai? Chi ha deciso che dobbiamo pagare il canone per un bugiardo come Scanzi?”

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