Astrazeneca, cresce l’allarme, anche la Thailandia lo blocca. Pioggia di segnalazioni

12 Mar 2021 15:37 - di Paolo Lami

Cresce di ora in ora l’allarme sul vaccino Astrazeneca. Dopo Danimarca e Islanda anche la Thailandia ferma le vaccinazioni con AstraZeneca mentre, in Italia, l’Unità di crisi della Regione Campania ha disposto il “momentaneo non utilizzo” di un secondo lotto di vaccini anti-Covid Astrazeneca.

Si tratta del lotto Abv6096, per il quale è stato comunicato, ai direttori generali delle Aziende ospedaliere e delle Asl campane, il “non utilizzo momentaneo” a titolo “meramente precauzionale e per il tempo strettamente necessario al completamento degli esami della campionatura da parte dell’Istituto superiore di Sanità” anche se non risultano al momento gravi reazioni avverse conseguenti alla somministrazione delle dosi del lotto Abv6096.

Salvi i lotti sui quali è in corso la campionatura da parte dell’Iss, prosegue regolarmente la somministrazione del vaccino Astrazeneca nei centri vaccinali della Campania.

L’unità di crisi regionale, in una nota diffusa questa mattina, ha sottolineato che “non esistono al momento controindicazioni sanitarie al prosieguo della campagna vaccinale con Astrazeneca“.

Ma il Codacons sostiene di aver ricevuto decine di segnalazioni di reazioni avverse.

Sono un’insegnante di 42 anni. Ho fatto la prima dose di vaccino in data (omissis) presso l’ospedale di (omissis) alle ore 18:16. Ho avuto una grave reazione allergica. Stavo morendo, mi hanno rianimata con flebo e ossigeno terapia. Ho segnalato il tutto anche ad Aifa, inutile dire che i medici mi hanno sconsigliato di fare la seconda dose e che di conseguenza non potrò essere vaccinata contro il covid” scrive una donna al sito del Codacon. Che, in queste ore, dopo essersi offerto di lanciare una class action per i soggetti danneggiati dal vaccino, sta ricevendo decine di messaggi da parte di cittadini italiani che si sono sottoposti al vaccino e riportano una serie di reazioni, in alcuni casi anche gravi.

“Ovviamente – sottolinea il Codacons – non è possibile stabilire al momento un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e le reazioni registrate dai pazienti, e occorre procedere con estrema cautela. Stiamo raccogliendo tutte le denunce dei cittadini per valutare eventuali azioni risarcitorie, in attesa degli esiti delle indagini della magistratura“.

“In data 24 febbraio ho ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca – scrive un utente. – Dopo 7 ore ho avuto sintomi come febbre alta, stato confusionale e dolori fortissimi alle gambe che mi impedivano persino di andare in bagno il tutto per 48 ore. Da quel giorno non sto più bene, ho continui brividi”.

In molti riportano “brividi“, “mal di testa invalidante”, “dolore al braccio“, “spossatezza“, “stanchezza“.

“Ieri ho ricevuto una dose del vaccino astrazenica del lotto ritirato – scrive al Codacons una docente. – Questa notte sono stata molto male e continuo ad aver febbre, brividi, dolori muscolari e un terribile mal di testa. Sintomi molto severi e sono veramente preoccupata. La febbre si alza appena va via l’effetto della tachipirina”.

In molte segnalazioni, gli effetti sono riportati già dopo la prima somministrazione.

“Volevo segnalare – scrive una cittadina – che dopo fatta la prima dose di Artezeneca il 22 febbraio, dopo 8 giorni -precisamente il 3 marzo – ho avuto un ipoacusia improvvisa all’orecchio destro dove ancora sto combattendo con forti dolori all’orecchio e fischi terrificanti. Mi sto curando con siringhe di cortisone!! Io non so se c’è una correlazione con il vaccino, il mio otorino dice no, comunque mi è sembrato giusto far presente l’accaduto”.

“Buonasera, io vorrei informazioni su questi effetti di trombosi dopo il vaccino – scrive un altra – Martedì 2 marzo mio marito ha avuto la dose Astrazeneca, il giorno dopo sangue nell’occhio che aumentava sempre di più. Attualmente è il sesto giorno di eparina collirio, l’occhio è migliorato, è diventato giallo ed è rimasto solamente una chiazza di sangue“.

“Io e altri miei colleghi -scrive un insegnante – abbiamo ricevuto la dose Astrazeneca un paio di settimane fa, quasi tutti abbiamo avuto forti effetti collaterali che ci hanno fatto saltare in media 2 giorni di lavoro (siamo liberi professionisti). Personalmente, ho avuto febbre talmente alta da non riuscire a misurarla, convulsioni, mal di testa forte, brividi e mal di stomaco“.

Tra i sintomi riportati ci sono anche “reazione cutanea in rilievo molto brutta”, “difficoltà respiratoria durante la prima notte”, senso di spossatezza per tre giorni”, “forti dolori alle gambe, per cui per ben 5 giorni ho cessato ogni tipo di attività”.

Qualcuno ammette, dopo quindici giorni dalla somministrazione, “di avere ancora capogiri e malessere generalizzato”.

Dopo alcune segnalazioni di casi di trombosi, successive alla vaccinazione con AstraZeneca, Armando Genazzani, membro italiano del Comitato Chmp dell’Agenzia europea del farmaco Ema spiega cosa potrebbe accadere ora  ammettendo che “nell’ipotesi in cui siano moltissimi questi casi, si potrebbe arrivare anche” alla “decisione” di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

L’alternativa è di “informare i pazienti che esiste un rischio su 100mila che gli succeda qualcosa. Teniamo presente che siamo in una situazione che deve essere monitorata, bisogna studiare per bene e rapidamente i casi, raccogliere i dati, e cercare di capire se esiste un nesso di causalità“.

Sul fronte giudiziario, intanto, dopo le morti sospette di cinque persone, decedute subito dopo aver fatto il vaccino AstraZeneca, in Procura a Siracusa i cui pm indagano sulla morte di Stefano Paternò, il sottufficiale della Marina Militare di 43 anni morto il giorno dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca presso l’ospedale militare di Augusta, c’è stato un briefing tra la Procuratrice Sabrina Gambino, il pm Gaetano Bono e gli investigatori per fare il punto.

I magistrati indagano sull’intera filiera del vaccino, dall’arrivo ad Augusta, alla conservazione presso l’ospedale militare, fino alla somministrazione al maresciallo Paternò. Nelle prossime ore verrà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’uomo che verrà eseguita tra oggi pomeriggio e domani mattina a Catania.

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