Altolà di Salvini a Draghi: «Basta coi Dpcm. Torniamo ai decreti approvati dal Parlamento»

2 Mar 2021 10:21 - di Giorgia Castelli
Salvini

Matteo Salvini ammonisce Mario Draghi: basta con la politica dei Dpcm. Il primo provvedimento dell’era Draghi mostra che non c’è alcuna discontinuità, alcun cambio di passo rispetto a Conte-bis. E così se gran parte della maggioranza (la stessa che stava nel secondo governo Conte) è ancorata al passato, Salvini non ci sta e si mette di traverso. Il primo provvedimento dell’era Draghi, infatti, ricalca la forma dei Dpcm tanto amati da Conte. «Il rispetto della norma e della Costituzione deve tornare a prevalere», dice il segretario della Lega. «Quindi che sia l’ultimo Dpcm e poi si passi ai decreti approvati dal Presidente della Repubblica e dal Parlamento».

Salvini: «Azzerare il codice degli appalti»

Salvini ospite di Non stop news su Rtl 102.5 parla anche del codice degli appalti. «Penso che il virus ci imponga velocità e serietà, quindi azzerare la burocrazia e il codice degli appalti significa creare migliaia e migliaia di posti di lavoro». Sostituendolo «con la normativa europea». E poi ancora. «Chi ha visto che cosa è successo a Genova – aggiunge il leader del Carroccio – ha capito: si possono fare grandi opere pubbliche senza tangenti, senza ritardi, senza incidenti sul lavoro, azzerando la burocrazia. Quello che si è fatto a Genova si può fare a Reggio Calabria, a Roma, a Milano, a Napoli. Penso che qualunque amministratore sappia che i 209 miliardi che ci metterebbe a disposizione l’Europa possono essere spesi se si taglia la burocrazia».

Salvini: «In due mesi cinquemila sbarchi»

Matteo Salvini parla anche di immigrazione. «Occorrerà tornare a un controllo sereno, legittimo, dovuto e doveroso dei nostri confini di chi entra e di chi esce. Proprio ieri la relazione annuale dei Servizi segreti al Parlamento ha parlato di organizzazioni malavitose che gestiscono il traffico di esseri umani in Tunisia e in Libia e quindi si arricchiscono e poi con quei soldi comprano droga e armi. Non possiamo continuare ad essere complici di questo traffico, quindi ci aspettiamo che ci sia un atteggiamento europeo. Visto che si invoca sempre l’Europa ci aspettiamo che il controllo dell’immigrazione clandestina sia simile a quello che fanno gli amici spagnoli, francesi, tedeschi, greci, maltesi. Ricordo che siamo passati dai 200 sbarchi di inizio 2019 ai cinquemila di gennaio e febbraio di quest’anno».

«Tutti gli altri Paesi hanno ridotto gli arrivi»

Salvini poi conclude: «Normativa alla mano si possono soccorrere coloro che ovviamente hanno il sacrosanto diritto di essere soccorsi. Senza che sia solo l’Italia ad essere punto di arrivo di barchini e di barconi in tutta Europa. Perché tutti gli altri Paesi europei hanno ridotto drasticamente gli arrivi».

 

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