Un lettore del Fatto mortifica Travaglio e la Lucarelli: “Neanche una parola di solidarietà alla Meloni”

24 Feb 2021 12:15 - di Marta Lima

C’è posta per loro, la premiata ditta Travaglio-Lucarelli, ma stavolta ad attaccarli per la “scarsa sensibilità” dimostrata sugli insulti a una donna di destra non è un pericoloso esponente di partito o un hater con trascorsi fascisti, ma un lettore del loro giornale. Che ci mette la firma e anche l’indignazione.
“Sul Fatto di ieri neanche una parola sulle offese a Giorgia Meloni, tranne una notizia sui provvedimenti disciplinari presi dall’Università di Siena contro il docente e una vignetta che ironizza sulla sinistra che ha solidarizzato con lei…”. La letterina, poche righe, mischiata a tante altre, la si può trovare oggi, a firma Stelvio Costantini, sull’edizione cartacea del quotidiano diretto da Marco Travaglio. Una protesta garbata da un lettore che si presume affezionato e che esprime meraviglia per il silenzio del suo giornale sugli insulti rivolti alla leader di Fratelli d’Italia dal docente Giovanni Gozzini, in radio.

Meloni, Travaglio e il ruolo della Lucarelli

Insulti stigmatizzati in modo bipartisan da tutte le forze politiche e istituzionali, Mattarella e Draghi compresi, ma su cui “Il Fatto Quotidiano” non ha trovato altro modo che ironizzare, perfino sulla solidarietà della sinistra. Travaglio, nella sua risposta, fa notare che la notizia degli insulti “era arcinota ed era già stata data da altri giornali e dal nostro sito” e che comunque “quegli insulti erano vergognosi e disonorano il professore che li ha vomitati” ma non c’era nulla “da aggiungere”. Magari, in mancanza del “fatto” scritto solo da altri giornali, e in presenza di una vignetta satirica sugli stessi “vergognosi insulti”, la parolina “solidarietà”, anche in una breve di cronaca, ce la potevano infilare, magari nessuno se ne accorgeva e non avrebbero perso copie, neanche quella del signor Costantini. O avrà pesato il parere della paladina delle donne (di quasi tutte le donne…) Selvaggia Lucarelli, direttore ombra del Fatto, unica in Italia a non essersi indignata per le “vacche” e per le “scrofe” vomitate contro la Meloni?

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