Ora Zingaretti chiede ai ‘maschietti’ dem un passo indietro. «Una vice donna? Per me va bene»

16 Feb 2021 20:35 - di Alessandra Danieli

Quanto è accaduto è grave. Non deve più succedere.  Ospite da Bianca Berlinguer, Nicola Zingaretti interviene nella ormai stucchevole telenovela, ma anche psicodramma, sull’assenza di donne nel governo Draghi. Almeno a sinistra, visto che Forza Italia e Lega non possono lamentarsi.

Mea culpa di Zingaretti sulle donne

La soluzione? Il manuale Cencelli non è completato. Mancano ancora le caselle dei viceministri e dei sottosegretari per tirare le somme definitive del mosaico di governo. Lì, nel sottogoverno, vedrete, ci sarà una forte presenza femminile, dice il segretario del Pd. Parole che hanno il sapore della pacca sulle spalle consolatoria alle donne del partito e della richiesta di risarcimento (con il cappello in mano) al super premier dei miracoli. Che finora si è mostrato più attento a non deludere le componenti interne ai partiti che lo sostengono (dimenticando clamorosamente le quote rose) che a imprimere un nuovo passo al paese attuando nei fatti la tanto declamata discontinuità.

“Sono favorevole a una vicesegretaria donna”

Non è facile per Zinga uscire dall’impasse dopo aver assicurato solo pochi giorni fa di aver proposto a Draghi il rispetto di una degna rappresentanza rosa. “Abbiamo suggerito dei criteri per la squadra”, aveva annunciato gongolante. “Qualità, pluralismo politico, differenza di genere”. Peccato che l’ex governatore della Bce non lo abbia ascoltato. Ora è costretto a rilanciare. A chiedere ai maschietti dem un passo indietro. O di lato. Una vice donna? “Sono favorevole”, dice il governatore del Lazio.

Zingaretti chiede ai maschietti dem un passo indietro

“Certamente la delegazione del Pd in questa compagine governativa dovrà essere segnata da una forte presenza femminile. Non per ripagare, ma perché la politica o è segnata dalla cultura della presenza delle donne o è più povera”. Per la serie mi sono fatto fregare al primo giro ma al secondo ne vedrete delle belle. “Bisogna aprire una discussione con coraggio per far fare a tutti un passo in avanti. Io su questo sono molto determinato. La polvere non va messa sotto il tappeto. Parlo agli uomini del Pd: quanto accaduto è grave e non deve più accadere“.

“Con Draghi l’Italia è in buone mani”

Come se tutta l’Italia fosse in ansia per la presenza scarsa (finora nulla) delle donne del Pd al tavolo di Palazzo Chigi. Un Paese serio con l’economia in ginocchio, i piccoli imprenditori ridotti alla fame, centinaia di morti al giorno per covid si dovrebbe occupare di ben altro. Uscito dallo psicodramma rosa Zingaretti non delude. Tutto da copione. “Soddisfatto della squadra? Sì. Io penso che l’Italia sia in buone mani. Draghi è un presidente autorevole, la squadra è molto eterogenea ma di qualità“.

 

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