Nel Pd frignano: a noi pochi posti. Zingaretti li gela: guardate che le elezioni le abbiamo perse

26 Feb 2021 18:58 - di Adele Sirocchi
Zingaretti

Nicola Zingaretti vive ancora ore di sofferenza. Nel Pd il malumore cresce di giorno in giorno e se non sfiora i livelli dei mal di pancia grillini è solo perché la resa dei conti si farà in sede congressuale.

Malumori per i pochi posti da sottosegretari

C’è la delusione, ovvia, di chi ha visto sfumare la riconferma nel posto di sottosegretario. Sandra Zampa e Alessia Morani la rendono pubblica. Altri preferiscono tacere non sono meno furiosi. E poi, in generale, c’è la preoccupazione per un esito che vedrebbe i dem indeboliti nella squadra di governo.

La questione della perdita del Viminale

In particolare continua a far discutere la ‘perdita’ del Viminale. I dem non ci sono più e torna il leghista Nicola Molteni che poi “è uno bravo, che conosce già la struttura e questo dovrebbe preoccuparci ancora di più”, si fa notare. Lo dice oggi Gianni Cuperlo così: “Il rischio è che quella destra provi a resuscitare la miscela di propaganda e disumanità dei suoi vecchi decreti, gli stessi che noi abbiamo superato. Faremo di tutto per impedirlo dal governo, nel Parlamento e nel paese. Avremmo voluto certo presidiare il Viminale”.

Ancora accuse a Zingaretti

Chi conosce la macchina del ministero avverte che “le cose fatte non sono traguardi raggiunti per sempre. Ci sono sempre margini sulle applicazioni e tra una applicazione estensiva e una restrittiva, le cose possono essere molto diverse. Ad esempio, su una questione come le regolarizzazioni“.

Matteo Mauri che nel Conte 2 è stato il viceministro del Pd al Viminale si è limitato ad un post sui social. Nessuna altra dichiarazione. Chi ci ha parlato dice che era pronto al passo indietro visto il ‘caso’ donne, ma nessuno si aspettava che i dem non fossero più rappresentati al Viminale. C’è chi lo giudica “un errore politico macroscopico. Lo pagheremo. Se il Pd si fosse messo di punta sull’Interno, nessuno avrebbe potuto dirci di no”, si dice tra i parlamentari dem.

Sandra Zampa e Alessia Morani si lamentano

Sandra Zampa esplicita in un’intervista la sua delusione: “Quello che mi dispiace profondamente è che il mio partito abbia rinunciato alla Salute, non comprendendo il valore di una buona sanità”. Anche Alessia Morani, ex-sottosegretaria al Mise, dice a Radio Rai di non essere stata avvertita: “Non mi ha chiamato nessuno ma la cosa non mi disturba, sia chiaro. Sono onorata di aver potuto servire il mio Paese in un momento così delicato, io ce l’ho messa tutta, poi il mio partito ha fatto delle scelte che non vanno attribuite a Draghi”.

Zingaretti replica: nel 2018 il Pd ha perso le elezioni, per questo abbiamo 9 poltrone

Il segretario Nicola Zingaretti, da parte sua, ieri ne ha parlato e ha messo tutti davanti a un dato oggettivo: la delegazione Pd nel governo Draghi è proporzionale al peso dei gruppi in Parlamento. E quelli del Pd sono gruppi ridotti “per la terribile sconfitta del 2018 e le scissioni. Da 23 siamo passati a 9″ nella squadra di governo. E tra i 6 sottosegretari andati dei dem, Zingaretti ha mantenuto l’impegno sull’equilibrio di genere: un unico uomo in ‘quota tecnica’, ovvero Enzo Amendola, e le restanti sono tutte donne.

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