Littizzetto scatenata: «Lì fanno cigni e gatti storti». Scoppia la polemica, il web: «È una zecca»

3 Feb 2021 14:22 - di Fortunata Cerri
Littizzetto

Ancora polemiche contro Luciana Littizzetto. Nel corso dell’ultima puntata di Che tempo che fa,  la comica torinese ha parlato dei ritardi nelle consegne delle dosi di vaccino. Nel mirino della comica è finita l’azienda farmaceutica Pfizer alla quale la Littizzetto ha rivolto un suggerimento: «Cosa vi mancano, le fiale? Ve le facciamo noi, siamo pieni di vetrerie. Burano, Murano e Torcello non aspettano altro. La molliamo un po’ di fare cigni e gatti storti, ci mettiamo a fare le fiale».

Littizzetto, l’ira di Brugnaro

Le parole della Littizzetto non sono state gradite dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha trovato offensivo parlare di “cigni e gatti storti”. Brugnaro ha mostrato il suo disappunto con un tweet: «Perché RaiTre consente a @lucianinalitti di screditare #Venezia? A #Murano non vengono fatti “cigni e gatti storti”, ma i maestri vetrai creano opere uniche al mondo. Il servizio pubblico dovrebbe evitare che la “satira” offenda le tradizioni di una Città che compie 1600 anni».

Il web contro la Littizzetto

Parole disappunto che sono state condivise dal web. Scrive un utente: «Questa non è nemmeno satira. È ignoranza, perché il vetro usato per la farmaceutica è vetro industriale. E non è certo quello che viene prodotto e lavorato a Murano». E un altro aggiunge: «La lasci perdere. Neanche qui a Torino la sopportiamo più in molti. Le posso confermare una persona arrogante e supponente… figurarsi umile al punto da cercare di conoscere una forma ironica non offensiva per Venezia…».

«Sono senza vergogna»

C’è poi chi punta il dito: «Ancora non si vergognano, e nessuno prende provvedimenti spero qualcosa cambi». E ancora : «Sono senza vergogna, sindaco… Senza vergogna… E sono stipendiati da soldi pubblici…». E infine: «Solamente una zecca… È della scuola della Fornero che ha rovinato tanti lavoratori. Sindaco si faccia sentire».

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