Litigano pure sul verbalino: la riunione delle beffe con pagliacciata finale
Litigano pure sul verbale. La riunione è saltata, baruffe e risse al tavolo delle trattative. Saltato ogni tipo di accordo, spunta pure la pagliacciata finale: “Non ci sarà un verbale. Si è deciso di non farlo”. Così fonti di maggioranza all’Adnkronos riferiscono rispetto al documento a fine tavolo del programma. Che si dovrebbe scrivere come in ogni riunione decorosa.
Tavolo saltato: verbalino si, ma meglio di no
Non c’è intesa neanche sul documento che dovrebbe chiudere il tavolo sul programma dopo due giorni di lavori a Montecitorio. Italia viva, che aveva chiesto un documento con cronoprogramma, avrebbe poi detto sì alla scelta di redigere un verbale di fine riunione. Ma, alla lettura del testo, sorpresa: avrebbe lamentato che non rispecchia le diverse posizioni che si sono registrate tra le forze di maggioranza su alcuni temi. E allora che verbale è? Un verbale “taroccato”.
Italia Viva dice no: “Non ci sono le posizioni di tutti”
Come sono andate le cose? “Noi abbiamo chiesto il verbale, anzi un documento. Solo che questo verbale non rappresenta le differenze di posizioni”. Così fonti Italia Viva in merito al documento che avrebbe dovuto essere sottoscritto al termine del tavolo del programma. I renziani spiegano che “non siamo contro il verbale, lo abbiamo chiesto noi, ma devono esserci raccolte tutte le posizioni, non si possono togliere i punti divisivi”. Insomma, una cosa poco seria, come gli step di questa crisi. Salvini e gli alleati del centrodestra, che si sono telefonati, commentano: “Basta teatrini. Basta essere ostaggi di Pd E M5S”.
Gasparri: “Nozze con i fichi secchi”.
“Qualcuno dovrebbe spiegare a Fico cosa significhi l’incarico che gli ha conferito il Capo dello Stato. Il suo compito era quello di esplorare, di ascoltare, di verificare. Non certo di sedersi ai tavoli per discutere di temi e di politica e chissà di cos’altro ancora. L’arbitro fa l’arbitro, non entra in campo per buttare a tutti i costi la palla in rete. Dire che sia andato fuori le righe è poco. Si rassegni. Nemmeno le nozze si fanno con i fichi secchi”, chiosa il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Fico si dirige al Colle
A quanto si apprende da fonti di Italia Viva, al tavolo in corso si è deciso di non fare un verbale né un documento conclusivo. Non c’è stato abbandono da parte di Iv del tavolo né la mancata firma. Tutte le forze politiche stanno illustrando a Fico le proprie posizioni. Che nel frattempo ha lasciato la riunione e presumibilmente sta andando al Colle. Senza uno straccio di documento. “Un documento no. Ma ci sarà un verbale, un verbalino, alla fine dei lavori che consegneremo a Fico”. Lo aveva detto Bruno Tabacci, nella pausa dei lavori del tavolo del programma. Ma non c’è. “Nessun verbale, restano le distanze”, chiosa una Boschi ultimativa.
Sergio Mattarella, che aspetta da ormai troppi giorni,è irritato, scrivono tutti i retroscenisti e i quirinalisti. Il Capo dello Stato, che fin dall’inizio ha chiesto all’esploratore Fico tempi rapidi e una soluzione, non si sa come reagirà. Il vicepresidente della Camera tornerà al Colle presumibilmente con le pive nel sacco. L’intesa con Renzi non c’è per ora.