La vedova di Attanasio accusa: «Qualcuno lo ha tradito». La Farnesina gli aveva negato la scorta

26 Feb 2021 11:55 - di Laura Ferrari
vedova Attanasio Ansa

«Luca è stato tradito da qualcuno vicino a noi, alla nostra famiglia. Quella mattina la sua era un’operazione che non implicava direttamente il suo lavoro di ambasciatore». E’ questo il sospetto di Zakia Seddiki, vedova dell’ambasciatore Attanasio ucciso lunedì mattina in un agguato nella foresta di Virunga in Congo. Nella stessa imboscata, gli assalitori hanno ucciso anche il carabiniere, Vittorio Iacovacci.

Al Messaggero, la donna riferisce anche dell’ultimo contatto, pochi minuti prima dell’imboscata.  «Ci siamo scritti via WhatsApp. Lui lo faceva sempre, mi ha mandato due foto nel giro di pochissimi minuti. Venti minuti dopo mi ha ripetuto la stessa frase che mi diceva quando non eravamo insieme: Ti amo amore mio e mi mancate. Era tranquillo, sorridente.

La vedova di Attanasio e l’ultimo messaggio

La vedova di Attanasio non ha sospetti su qualcuno in particolare. «Saranno le indagini ad accertare cosa è accaduto nella foresta. In queste ultime ore sono stata travolta dagli eventi, dal dolore per me, per la mia famiglia distrutta. L’unica risposta che mi sono data, e che posso dare, è che qualcuno che conosceva i suoi spostamenti ha parlato, lo ha venduto e lo ha tradito. Mentre io ho perso l’ amore della mia vita».

“Raddoppiate la mia scorta”, ma la Farnesina disse “no”

L’ambasciatore chiese quattro uomini, gli ispettori del ministero non lo ascoltarono. Questa è la versione fornita ora dal quotidno La Stampa. «Quando Luca Attanasio nel settembre del 2017 prese servizio a Kinshasa come ambasciatore italiano, si trovò con una scorta dimezzata rispetto al predecessore. Due uomini, anziché quattro. Due sono “una tutela”. Nulla in un Paese come il Congo. Se la questione fosse di mera pecunia – risparmiare spese di trasferte e diarie – sarebbe grave. Se fosse un errore di valutazione sarebbe devastante».

Oggi la camera ardente a Limbiate

Proprio in queste ore, a Limbiate in provincia di Monza, si è aperta la camera ardente per accogliere la salma dell’ambasciatore Luca Attanasio ucciso lunedì scorso nella Repubblica Democratica del Congo e allestita nell’atrio del Palazzo Comunale. Per oggi gli uffici comunali saranno chiusi. Domani saranno celebrati i funerali presso Centro sportivo di via Tolstoi celebrati dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Il diplomatico riposerà nel cimitero di Limbiate.

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