Il veleno di Selvaggia Lucarelli: “Non esprimerò alcuna solidarietà alla Meloni”

21 Feb 2021 20:14 - di Augusta Cesari
Selvaggia Lucarelli Meloni

Da Selvaggia Lucarelli arriva tutto il veleno possibile contro la leader di FdI. “Non esprimerò alcuna solidarietà a Giorgia Meloni. E non la esprimerò nonostante- come ovvio- mi faccia orrore il linguaggio del professore Giovanni Gozzini”. Inizia così un delirante ragionamento della giornalista editorialista del Fatto, che fa accapponare la pelle. “Perché – pretende di insegnare – l’insulto è odio, ma il linguaggio più subdolamente aggressivo è quello utilizzato per far leva sulle emozioni, sulle paure, sull’ignoranza e sull’identificazione del nemico in chi è fragile e diverso”. Ed è “quello utilizzato costantemente da Giorgia Meloni per la sua propaganda politica, quello masticato e vomitato da buona parte del suo elettorato sui social e fuori dai social”. Che schifo.

Il delirio di Selvaggia Lucarelli verso la Meloni

Falsità, odio, livore all’ennesima potenza. Selvaggia Lucarelli, su Facebook, si esprime così in relazione alla vicenda legata agli insulti vergognosi che il professor Giovanni Gozzini ha indirizzato a Giorgia Meloni in una trasmissione radiofonica. E’ arrivata la solidarietà del Capo dello Stato, del premier, del mondo politico ed intellettuale, oltre che dell’ateneo senese in cui “insegna” il docente. Tutti, anche gli avversari, hanno riconosciuto che questa giungla di aggressività incontrollata è dannosa, pericolosa, istigatrice di odio. Le parole di Selvaggia Lucarelli riportano indietro il livello dello scontro. Scrive che “le fa orrore” il linguaggio usato da Gozzini. Ma a fare orrore si aggiungono ora le falsità scritte sul linguaggio politico di Giorgia Meloni e del suo elettorato.

“Non mi stringo a  lei”

Aggiunge altre amenità la Lucarelli. Per volersi distinguere a tutti costi dal coro di messaggi civili giunti alla leader di FdI, ha dato libero sfogo al suo ego smisurato fatto di perfidia:  “Io non la esprimo la solidarietà alla Meloni, che non ne ha certo bisogno. Rimprovero il professore, ma non mi stringo a lei, non provo alcun sentimento di vicinanza nei confronti di chi: ‘Ringrazio per la solidarietà ricevuta da donna, madre e italiana’. Da madre e italiana. Perché – si chiede- se fosse stata figlia e straniera quello ‘scrofa’, chissà, sarebbe stato un po’ meno grave”, aggiunge. E’ come se la vicenda avesse scatenato in lei tutto un magma di livore e risentimento covato per anni. “Al massimo, cito proprio Giorgia Meloni, quella che quando un consigliere comunale del suo partito scrisse: ‘Lesbiche e gay ammazzateli tutti’; lei disse: ‘Frasi gravi ma nessuna lezione da Pd!’. Ecco, frasi gravi quelle del professore, ma non prendo lezioni da Fratelli D’Italia. E dalla Meloni”, conclude la Lucarelli.  Che persona triste.

In rete si scatena l’inferno

In rete si scatena l’inferno,  la deplorano quasi tutti. Un utente delinea la Lucarelli: “Sei sempre in cerca di frasi a effetto che non fanno altro che dimostrare la meschinità che rappresenti”. “Oggi smetto di seguirti”, scrive un altro. “Che donna piccola piccola che sei”. E infine: “Dimostro di essere troppo faziosa come il tuo capo Travaglio”.

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