I soldi per giovani, donne e Sud bloccati dai ritardi Ue. Fitto: «La Commissione spieghi il perché»
Bloccati perché manca l’autorizzazione della Commissione Ue. È la sorte dei 4,6 milioni di euro di risorse nazionali per incentivare le assunzioni delle categorie più esposte alle conseguenze della crisi: giovani, donne, lavoratori del sud. «Perché ancora non è arrivata l’autorizzazione?», chiede quindi FdI al Parlamento Ue.
Soldi italiani per il lavoro bloccati dall’Ue
«Nella Legge di Bilancio 2021 sono previste specifiche misure per incentivare le assunzioni di giovani under 36, di lavoratori nelle regioni del Sud e di donne disoccupate. Risorse nazionali, 4,6 milioni, da erogare seguendo le regole del “Quadro temporaneo per le misure di aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza della Covid-19″», ha ricordato il co-presidente del gruppo europeo ECR- Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto. Fitto ha chiarito che «L’Italia non ha ancora ottenuto l’autorizzazione dalla Commissione Europea, e le misure non sono applicabili con gravi incertezze per imprese e lavoratori».
Fitto: «I ritardi Ue penalizzano giovani, donne e Sud»
Per questo, ha spiegato, «insieme al collega Raffaele Stancanelli, abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere di indicare lo status dell’iter di approvazione delle misure previste dal governo italiano. E di conoscere, nel caso ve ne siano, le motivazioni per le quali – ha concluso Fitto – non si è ancora provveduto all’approvazione delle misure previste dalla legge di bilancio 2021 per incentivare le assunzioni di lavoratori al Sud, di donne disoccupate e di giovani under 36».