Covid: 274 morti. Farmindustria: «In corso monitoraggio per produrre il vaccino in Italia»

22 Feb 2021 18:18 - di Eleonora Guerra
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Più morti, più ricoveri, un tasso di positività maggiore. È tutti in negativo il bollettino Covid di oggi, che parla di 9.630 nuovi casi e 274 morti nelle ultime 24 ore. Numeri che arrivano mentre da più parti si chiedono e propongono soluzioni per dare una spinta alla campagna vaccinale, con Farmaindustria in prima linea pronta a presentare al governo una fotografia della possibilità delle aziende di produrre il vaccino in Italia.

Numeri in crescita, ma i morti restano sotto i 300

Benché inferiore a quello di ieri, che era di 13.452 casi, il numero dei nuovi contagi nelle ultime 24 ore porta l’indice di positività al 5,6% dal 5,4%. I tamponi effettuati ieri, infatti, sono stati 250.986, mentre nelle ultime 24 ore si sono fermati a 170.672 tamponi, sempre tra antigenici e molecolari. I 274 morti di oggi, dei 232 di ieri, portano i decessi totali dall’inizio della pandemia a un passo dai 96mila: le vittime ad oggi sono, infatti, 95.992. Si tratta comunque del terzo giorno di fila in cui i decessi restano sotto i 300.

Aumentano i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti

I pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva sono 2.118, vale a dire 24 in più di ieri. I pazienti nei reparti sono, invece, 18.155, ovvero 351 in più rispetto alle scorse 24 ore. Gli attualmente positivi sono 387.903, 992 in meno rispetto a ieri, mentre i guariti sono 10.335, che portano il totale a 2.334.968.

Lo studio sulla possibilità di produrre il vaccino in Italia

Sul fronte dei vaccini hanno ricevuto la prima dose 3,5 milioni di cittadini, mentre la seconda è andata a 1,3 milioni. Ancora troppo pochi, tra ritardi, priorità da definire, tentativi di sopperire alle carenze dello Stato centrale e richieste di imprimere una svolta alla campagna. Farmindustria, che giovedì incontrerà il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che illustrerà al ministro «la descrizione precisa e puntuale di come avviene il processo di produzione di un vaccino» e che si propone di presentargli «una ricognizione, avviata da noi già da tempo, per capire se in Italia sono già presenti aziende che sarebbero in grado di dare una mano a produrre il vaccino» contro Covid-19. «Potrebbe essere la produzione vera e propria con i bioreattori se ci sono, o anche l’infialamento come già accade ad esempio con la Catalent» di Anagni, «che – ha precisato il presidente Massimo Scaccabarozzi – ha già stretto accordi con due aziende».

 

 

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