Coronavirus, fumata bianca per AstraZeneca: ok al vaccino fino a 65 anni
Fumata bianca per la somministrazione del vaccino AstraZeneca fino ai 65 anni, purché in buona salute. È la sintesi trovata nel tavolo tra ministero della Salute, Aifa, Iss, Regioni e Agenas, riunitosi poche ore fa. Per procedere concretamente occorrerà però il pronunciamento dell’Aifa, che decide in autonomia su farmaci e vaccini. L’aumento dell’età per il vaccino AstraZeneca, spiega Luigi Genesio Icardi, «è una possibilità che avevamo auspicato». Icardi è assessore alla Sanità del Piemonte e coordinatore della Salute all’interno della conferenza delle Regioni. «Abbiamo chiesto un confronto – ha ricordato – anche sull’acquisto dei vaccini da parte delle Regioni”.
AstraZeneca ok purché in buona salute
A rendere possibile l’estensione di AstraZeneca agli over 65 ha contribuito anche una raccomandazione dell’Oms. In mattinata era stato il professor Giorgio Palù, presidente dell’Aifa ad “aprire” sull’innalzamento dell’età per l’inoculazione del vaccino. Purché il richiamo avvenga dopo 12 settimane. Un dato che l’esperto ha ricavato dall’esperienza inglese. In Gran Bretagna, infatti, si sono accorti dell’efficacia di questo vaccino quando sono stati costretti dalla crisi delle varianti del Covid-19 a ritardare da 8 a 12 settimane la seconda somministrazione. A quel punto, spiega Palù, «hanno trovato che questi soggetti erano protetti, che potevano coprire una maggior parte della popolazione». Lo stesso si potrebbe fare ora in Italia.
I vaccini russi sconfiggono la variante inglese
Oltre a quella relativa ad AstraZeneca, sempre sul fronte vaccini un’altra novità arriva dalla Russia. Sembrerebbe, infatti, che i due sieri sviluppati in quella nazione – lo Sputnik ed EpivacCorona – siano efficaci anche contro la variante inglese del Covid-19. A fornire assicurazioni in tal senso è l’agenzia per la tutela dei consumatori, Roskomndzor. Uno studio comparato ha dimostrato che si sono formati anticorpi dopo la vaccinazione con entrambi i prodotti. Non è ancora stato fatto uno studio per verificare l’efficacia dei due vaccini contro la variante sudafricana. La somministrazione delle dosi di EpivacCorona ai cittadini russi comincerà il mese prossimo.