Ciccioli risponde alla sinistra e alla stampa: «Ecco cosa ho detto sulla famiglia. Dov’è lo scandalo?»
Sono intervenuto tre-quattro minuti a margine della presentazione di una Proposta di revisione da parte di Fratelli d’Italia della Legge regionale sulla Famiglia, datata 1998. Largamente insufficiente. Gli articoli, condivisi anche da leggi di altre Regioni, attualizzano le nuove condizioni. Cosa ho detto di tanto scandaloso?
La famiglia è composta da un uomo, una donna e i figli
Che la famiglia naturale è formata da un uomo e da una donna e dai figli. Questa è la cellula base della società, nel senso che solo una donna può concepire una vita. All’interno di questo nucleo, al fine della genitorialità è essenziale la figura della madre e del padre. Che sono insostituibili per il benessere dei figli. Non sono entrato minimamente nel merito di matrimonio civile o religioso. Di coppia di fatto o di famiglia allargata. Tutte forme largamente presenti nella società reale in cui viviamo. Nella sintesi estrema sulla genitorialità ho specificato le funzioni dei genitori. Senza approfondire, ma valorizzando ciò che ormai è universalmente riconosciuto: accudimento e regolazione.
La funzione protettiva e regolativa
Soprattutto Brazelton e Greenspan valorizzano “la funzione protettiva. Che più di tutte determina il “legame di attaccamento”. Cioè la vicinanza alla figura materna e il mantenimento della relazione. Che è vissuto come fonte di sicurezza, mentre la perdita origina ansietà e collera e la sensazione di dolore”. Daniel Stern valorizza la “funzione affettiva sull’interazione madre-bambino. Che colora e dà tonalità a questo rapporto, come sintonizzazione affettiva di condivisione di sentimenti. E la capacità di entrare in risonanza con l’altro. Cioè le azioni degli altri in relazione a se stesso. E gli esiti piacevoli di esse.”
La funzione regolativa è essenziale appunto per apprendere i propri stati emotivi. E le risposte comportamentali adeguate. Come la calma, la vigilanza e la tensione. La funzione normativa è fondamentale per apprendere la necessità dei limiti. Cioè vivere dentro comportamenti coerenti. Tale funzione è determinata dall’atteggiamento dei genitori con l’apprendimento di privilegi e limitazioni di doveri e diritti. Ed è indispensabile per la vita sociale. Espressa necessariamente da entrambi i genitori.
La funzione proiettiva paterna e materna
C’è poi la funzione proiettiva cioè la mutualità psichica tra genitori e bambino. All’interno del quale questa occupa un posto fondamentale. Che non può che essere sia materno che paterno. La funzione trialica è invece la capacità dei genitori di reciproco sostegno. Lasciando spazio alla relazione empatica di ciascuno con il bambino. Cioè la capacità del padre e della madre di essere con il bambino. Dove esiste anche un terzo impedendo l’instaurazione di relazioni simbiotiche con un solo genitore. Questa insieme alla funzione differenziale. Cioè la comprensione che esiste una funzione materna ee una funzione paterna. Maschile e femminile che possono esprimersi con accentuazioni anche molto diverse, attraverso la crescita di un sano gioco relazionale. Per orientarlo verso un corretto sviluppo psichico.
La cattiva fede dei miei accusatori
Non ultima la funzione trans-generazionale. Cioè il figlio vissuto all’interno di una storia familiare ove si inseriscono i nonni. E altre figure parentali comprese le storie familiari dei genitori. Tutto ciò essenziale per il benessere psichico, evolutivo ed esistenziale del futuro adulto. Certo, spesso qualcosa va storto. E non tutto questo è sempre possibile: la vita presenta mille percorsi diversi.
Queste cose giornalisticamente è ammissibile che vengano non comprese o mal-interpretate. Ma è indegno che addetti ai lavori o presunti intellettuali non tengano conto di tutto quello che c’è dietro.