Catricalà, nessun biglietto d’addio. La moglie: nell’ultima settimana era un po’ depresso
Diana Agosti, la moglie di Antonio Catricalà, l’ex-presidente dell’Antitrust che si è tolto la vita questa mattina a Roma nella sua casa ai Parioli, dove viveva, ascoltata questa mattina, avrebbe riferito agli investigatori di averlo visto un po’ depresso nell’ultima settimana.
Inoltre, per quanto al suo stato di salute, la Agosti ha raccontato che il marito, che era Presidente di Aeroporti di Roma, soffriva di alcune lievi patologie ma niente di particolarmente preoccupante.
Gli investigatori della Squadra mobile di Roma, guidata da Luigi Silipo, che stanno indagando sul suicidio di Catricalà, sono stati nell’appartamento al primo piano di via Antonio Bertoloni per svolgere i rilievi insieme alla Polizia Scientifica ma restano ancora da chiarire i motivi del gesto.
Al momento, infatti, nessun biglietto di addio sarebbe stato trovato all’interno dell’appartamento ai Parioli dove questa mattina l’ex-sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed ex-Garante dell’Antitrust Antonio Catricalà.
La pistola usata per il suicidio apparteneva a Catricalà ed era regolarmente detenuta. È stata trovata sotto al corpo della vittima, che era riversa a terra.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per supportare il lavoro degli investigatori nel recupero del bossolo del proiettile che non è stato trovato sul terrazzo dove è avvenuto il suicidio. Sono in corso indagini balistiche per ricostruire la traiettoria del proiettile.
L’ex-Garante dell’Antitrust è stato trovato morto sul balcone dell’appartamento al primo piano di uno stabile ai Parioli, dove abitava con la moglie.
E intanto la Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo sulla morte di Catricalà affidato alla pm Nunzia D’Elia, indaga per istigazione al suicidio: un atto dovuto per poter svolgere l’autopsia, disposta dai pm capitolini ed eseguita oggi pomeriggio al Policlinico Gemelli dove la salma dell’ex-Garante era stata portata dalla Polizia mortuaria.