Berlusconi: «Il no di Giorgia Meloni a Draghi non mette in discussione l’unità del centrodestra»

14 Feb 2021 12:08 - di Giovanni Pasero
berlusconi draghi Ansa

«Le scelte di Giorgia Meloni non mettono in discussione in alcun modo le ragioni dell’alleanza di centrodestra, che si presenterà unita agli elettori a partire dalle prossime Amministrative». Così Silvio Berlusconi sul no della Meloni al governo Draghi. In una lunga intervista al Corriere della Sera, il Cav smentisce così in un colpo solo gufi e profeti di sventura sul futuro del centrodestra.

Berlusconi: “Sono soddisfatto del governo Draghi”

Silvio Berlusconi si dice soddisfatto del nuovo Governo Draghi “Usciamo dalla crisi esattamente come noi avevamo chiesto prima di tutti gli altri. Con un governo di alto profilo che unisce il Paese in un momento di emergenza”. Il leader di Forza Italia spiega a Paola Di Caro del Corriere, che “Draghi ha fatto scelte equilibrate. Il mio giudizio critico sul governo Conte riguardava il suo profilo complessivo, non le singole figure. I ministri riconfermati, del resto, sono fra quelli più rappresentativi delle rispettive forze politiche”.

La lezione di Berlusconi sulle quote rosa

Quanto ai rappresentanti di Forza Italia nel governo, Berlusconi sottolinea di avere “condiviso le scelte operate dal presidente del Consiglio sulla base delle nostre indicazioni. Sono sicuro della qualità dei ministri di Fi, ognuno di loro è parte della nostra storia e ha l’esperienza, la competenza, la passione civile necessarie per svolgere un ottimo lavoro in questa fase. Sottolineo anche con orgoglio che Fi esprime la maggiore presenza femminile nel governo. Due su tre dei nostri ministri sono donne”.

“Il governo Draghi non ha un programma di breve periodo”

“Purtroppo temo che fronteggiare le emergenze economiche e sanitarie sia tutt’altro che un programma di breve periodo”, aggiunge Berlusconi a proposito degli impegni che dovrà affrontare il nuovo governo. E confessa cosa farebbe se adesso fosse al posto di Draghi: “Andrei a messa all’alba e pregherei con particolare fervore, perché il compito che ci attende è tale da far tremare le vene ai polsi. Il mio amico Mario avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile, compreso quello del cielo”.

Poi la giornalista del Corriere chiede: “Come esce il centrodestra da questo passaggio? Pensa che l’alleanza possa reggere allo scossone, nonostante il no di Giorgia Meloni? È possibile che tra due anni il sistema politico sia disarticolato rispetto ad oggi? «Due anni in politica – risponde Berlusconi – sono un tempo lunghissimo, quindi non mi avventuro in queste profezie. Posso solo dire che le scelte di Giorgia Meloni non mettono in discussione in alcun modo le ragioni dell’alleanza di centrodestra, che si presenterà unita agli elettori a partire dalle prossime Amministrative».

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