5Stelle nel caos. Crimi: fuori dal Movimento chi ha votato “no”. I ribelli pronti a ricorrere al giudice
«I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi». L’annuncio del reggente Vito Crimi arriva via Facebook. Era in qualche modo atteso. Dalla sanzione si salvano, almeno per ora, i sei astenuti. «I 15 senatori che hanno votato no – scrive ancora il grillino – sono venuti meno all’impegno del portavoce del MoVimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Tra l’altro, il voto sul nascente governo non è un voto come un altro. È il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l’esecutivo e l’opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all’opposizione. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare al Senato».
Crimi su Fb: «I 15 saranno espulsi»
Procedura avviata, dunque. Come spiega lo stesso Crimi: «Ho invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo». Per dare maggiore forza all’atto di espulsione, Crimi mette sul piatto anche la propria sofferenza nel dire “sì” a Draghi. «Non lo ha fatto a cuor leggero. Ma lo ha fatto con coerenza», rivendica. La coerenza, spiega, di uniformarsi alla volontà della maggioranza che sulla piattaforma Rousseau si espressa a favore del nascente governo. Il problema (per lui) è che i ribelli contestano proprio il voto sulla piattaforma di Casaleggio Jr.
La Lezzi: «Io espulsa da un reggente perpetuo»
Al di là delle certezze di Crimi, infatti, è molto probabile che le espulsioni finiscano in tribunale. Più d’uno starebbe valutando di adire le vie legali contro quella che reputano un’ingiustizia. E non è esclusa la richiesta di un risarcimento per danno di immagine. Sotto accusa c’è il «quesito truffaldino» sottoposto alla base, ma anche una serie di altre questioni. La più importante, rileva un dissidente, è il limite statutario che riguarda il voto di fiducia: può essere dato solo a un premier espressione del MoVimento. «Vi sembra che Draghi lo sia?». Più caustica la senatrice Barbara Lezzi: «Espulsa da un reggente perpetuo».