Presentato il vaccino ReiThera: è made in Italy, ma è polemica sulla sede svizzera

5 Gen 2021 12:35 - di Giovanni Pasero
Reithera, azienda

I primi risultati del vaccino italiano anti-Covid sviluppato dall’azienda ReiThera di Pomezia e sperimentato all’Inmi Spallanzani di Roma “sono più che promettenti” e “ora ci sarà l’ulteriore sviluppo nella Fase II e Fase III della sperimentazione”. Lo ha sottolineato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Iss), nel suo intervento alla presentazione degli esiti e dei risultati della Fase 1 della sperimentazione del vaccino ReiThera ‘GRAd-CoV2’ all’Inmi Spallanzani di Roma.

La scommessa delle 100 milioni di dosi

“Puntiamo a sviluppare 100 milioni di dosi di vaccino per anno. Il vaccino è stabile a una temperatura tra 2 e 8 gradi”, ha detto la presidente dell’azienda Reithera sviluppatrice del vaccino italiano, Antonella Folgori. Il vaccino, “induce anticorpi e dai dati preliminari protegge dall’infezione ed è ben tollerato. Questi studi ci hanno consegnato la sperimentazione clinica e serviranno a consolidare i dati della sicurezza”.

Efficace al 92%, meno effetti indesiderati di Pfizer e Moderna

“Abbiamo iniziato la sperimentazione del vaccino il 24 agosto e a 21 gironi non è stato osservato nessun evento avverso. Ci sono stati effetti indesiderati nel sito di iniezione, ma assolutamente rientrati senza la necessità di intervento medico e minori rispetto ai vaccini di Pfizer e Moderna. Il vaccino produce anticorpi neutralizzanti” rilevabili nel 92% delle persone vaccinate. Inoltre, vi è un altro dato importante. “Usato in emergenza basta una sola dose”. Quest le parole di Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani di Roma

Sul vaccino ReiThera il via libera dell’Aifa

“Oggi abbiamo i risultati sperati: questa partecipazione darà la possibilità ai cittadini italiani di accedere a un vaccino in modo sostenibile, sia per la popolazione da trattare che per la modalità di accesso”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, intervenuto alla presentazione dei risultati della fase 1 del vaccino Reithera allo Spallanzani.

L’azienda è stata fondata a Roma nel 2014, con il marchio Okairos, ed è presieduta da Antonella Folgori, capo di immunologia e fondatrice di Okairos. Attualmente è di proprietà di Keires Ag, società del settore finanziario con sede a Basilea. Sul vaccino svizzero hanno investito anche il governo italiano, la Regione Lazio e il gruppo Unicredit. Più precisamente, 5 da Zingaretti e 3 dal Cnr. Tuttavia, come ha documentato Report, di questa cifra ben 6 milioni sono andati a Reithera. Insomma, i miliardi di euro del vaccino andranno dritti in Svizzera?

“ReiThera è controllata dalla svizzera Keyres, creata dal fondatore Riccardo Cortese che viveva in Svizzera – conferma la presidente Antonella Folgore – ma è una società italiana, che lavora in Italia, paga le tasse in Italia. “Abbiamo messo a disposizione tutte le nostre risorse e capacità per sviluppare un vaccino da mettere a disposizione in primo luogo per l’Italia e poi dove serve”, spiega, aggiungendo che i cinque soci sono tutti italiani. 

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