Norma Cossetto, a Lucca una via avrà il suo nome: un tributo alla sua memoria e ai martiri delle foibe
Foibe, anche Lucca rende il suo tributo in ricordo di Norma Cossetto. Il Consiglio comunale della città ha approvato all’unanimità una mozione, presentata da Fabio Barsanti (Difendere Lucca), che propone l’intitolazione di una via o di una piazza alla studentessa istriana Norma Cossetto. La giovane che nel settembre 1943 i partigiani titini sottoposero a indicibili violenze e torture. E che, al termine di quell’orrore, gettarono senza pietà in una foiba. Nel testo, che rende omaggio al suo sacrificio, si chiede anche la realizzazione di un cippo o di una lapide, in ricordo di tutti i martiri delle foibe.
Foibe, Norma Cossetto: Lucca intitola una strada alla sua memoria
«Grazie alla seduta del Consiglio comunale di ieri sera – dichiara in una nota Fabio Barsanti – anche Lucca, seguendo l’esempio di molte città italiane e comuni capoluogo, renderà omaggio e giustizia a Norma Cossetto. La mia proposta, protocollata lo scorso anno in occasione del Giorno del Ricordo, chiedeva l’intitolazione di una via o di una piazza a questa grande figura femminile. Alla quale il Presidente della Repubblica Ciampi, nel 2005, ha conferito la «Medaglia d’oro al valor civile alla memoria come “luminosa testimonianza di coraggio e amor patrio”». Perché l’eccidio dei martiri delle Foibe. Il sacrificio degli esuli istriano-dalmati, non siano dimenticati. Un tributo in onore a una memoria ancora troppo spesso rinnegata. A una pagina della nostra storia ancora troppo poco solennizzata.
Un tributo al suo sacrificio e a quello di tutti i connazionali martiri delle foibe
«A Lucca abbiamo una targa posta al Real Collegio in memoria degli esuli istriano-dalmati rifugiati nella nostra città e una via dedicata ai martiri delle foibe – spiega non a caso il consigliere di Difendere Lucca –. Ma manca un luogo fisico dove poter rendere loro omaggio. La mia mozione, con la quale chiedo la realizzazione di un cippo o una targa a loro dedicata, è un omaggio alla memoria di tutti i connazionali martiri del confine orientale. E a tutte le famiglie lucchesi che hanno vissuto quella tragica vicenda. Ci tengo a ringraziare in modo particolare il sindaco Tambellini per la sensibilità dimostrata con il suo intervento di ieri, e ringrazio ovviamente l’intero consiglio comunale, compreso chi non perde occasione per polemiche ipocrite e strumentali».
Norma Cossetto, il dovere del ricordo
«Norma Cossetto era una giovane studentessa universitaria istriana – prosegue la nota – nata a Visinada, vicino Parenzo, nel 1920. Fu una delle molte vittime della violenza dei partigiani slavi di Tito. Una ragazza di soli 23 anni che fu gettata viva, dopo atroci abusi, nella foiba di villa Surani assieme a decine di altri connazionali durante la notte del 4 ottobre 1943, per la sola colpa di essere italiana. A lei è stato dedicato anche un film, Red Land. Perché il sacrificio di Norma, come quello di tutte le altre vittime delle foibe, merita l’omaggio del ricordo e di certo non l’offesa dell’oblio a cui, la tragedia delle Foibe, continua ad essere relegata a dispetto della storia. Del dolore. Della morte e del sangue versato.