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Mentana spara a zero contro il governo: “Siamo l’unico paese a non avere un futuro”

Politica - di Alberto Consoli - 4 Gennaio 2021 - AGGIORNATO 5 Gennaio 2021 alle 11:10

“L’Italia è l’unico paese che non ha futuro”. Lo dice e lo scrive forte e chiaro Enrico Mentana,  spietato contro il governo e l’assenza di politiche giovanili. E se le e critiche arrivano anche dalla scuderia de La 7 , sempre sostanzialmente benevola con il governo, o  quanto meno possibilista, vuol dire che siamo alla frutta veramente.  Il direttore del Tg La7 è tornato a tuonare da  Facebook dove scrive: “Siamo stati l’unico paese ad aver chiuso ermeticamente le scuole, con la foglia di fico della didattica a distanza, pur essendo i meno digitalizzati del continente. Gli studenti universitari non entrano in ateneo da dieci mesi, come buona parte dei liceali”.

Mentana drastico contro il governo

Si moltiplicano le voci che sparano a zero contro un esecutivo mai come in questo momento concentrato di incapacità , ritardi, discordie interne. Il ritorno sui banchi previsto per il 7 gennaio è irrealistico, pensa Mentana. Non solo  lui. Il giornalista riporta il parere degli esperti che hanno più volte ricordato a Giuseppe Conte i rischi della scelta scellerata. A tali giudizi si stanno aggiungendo i pareri dei presidi , degli insegnanti, dei governatori di molte regioni. La scuola, in questo stato, non può riaprire. Questo il dramma: “Quella dell’istruzione è la principale  “industria” del paese  – ha proseguito Mentana-. Tutte le altre nel corso dei mesi sono state riaperte e messe in condizione di produrre. La scuola no“.

Mentana: “Il governo non ha imparato nulla”

Abbiamo avuto più vittime di ogni altro paese d’Europa“, scrive Mentana in un lungo post. “Abbiamo così poco imparato la lezione della prima ondata che i numeri della seconda sono stati addirittura peggiori”. Ancora: “Stiamo facendo centinaia di miliardi di debito che i giovani di oggi dovranno restituire; non un capitolo del progetto di Recovery Fund riguarda il sostegno all’occupazione giovanile; la lesione plateale del diritto allo studio e della sua dignità costituisce il terzo indizio, e per dirla con Agatha Christie fa prova. Un paese che non si cura del futuro non ha futuro”.

 

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di Alberto Consoli - 4 Gennaio 2021